Buffon: “Capisco i tifosi della Juve ma Conte va stimato a prescindere”

Il portiere bianconero parla del suo ex allenatore: “Per il club ha dato tutto se stesso ottenendo dei risultati, non potrò mai criticarlo”. Su Sarri: "Il tecnico più pignolo che abbia mai avuto"
Buffon: “Capisco i tifosi della Juve ma Conte va stimato a prescindere”© Juventus FC via Getty Images

"Il verde è un bel colore, magari ci rappresenta poco ma è giustificato perché la linea verde sposata dal mister e dalla Federazione sta dando grandissimi risultati". Anche Gigi Buffon, a margine del Festival di Trento, promuove ai microfoni di Sky Sport la Nazionale italiana che ieri, battendo 2-0 la Grecia, si è guadagnata il pass per Euro2020 con tre gare d'anticipo. Un risultato che dimostra come il calcio italiano non sia così povero di qualità, anzi. "I giovani ci sono e il ct sta lavorando benissimo su dei ragazzi che hanno grandissimo talento e la convinzione di poterlo mostrare, e questo è un grandissimo risultato".

Buffon parla di Conte

Conosco alla perfezione la persona e il professionista, non potrò mai muovergli un appunto o una critica". Buffon spende parole al miele per Antonio Conte, criticato da parte della tifoseria bianconera per il passaggio sulla panchina dell'Inter. “È un uomo di una professionalità e correttezza verso i giocatori, veramente dà tutto se stesso e la notte non dorme se la squadra non mette in campo quello che richiede - spiega il portiere bianconero - Capisco il tifoso della Juve che possa esserci rimasto male ed è un sentimento giusto, ma deve anche partire dal presupposto che uno come Antonio va stimato a prescindere perché per la Juve ha dato tutto se stesso, ottenendo dei risultati. Le scelte professionali che uno fa possono essere discutibili ma ricordiamo quanto ha dato alla Juve, avendo anche ricevuto molto, come è capitato a me". (Italpress)

Buffon: “Sarri l’allenatore più pignolo”

"Conosco Sarri da cinque mesi ma posso dire già che è l'allenatore più pignolo che abbia avuto. Ulivieri e Allegri sono stati i più simpatici - prosegue nella particolare 'classifica' l'ex capitano bianconero e della Nazionale - Scala è stato il più serio, lo percepivo il padre-padrone di quel Parma, Ancelotti l'allenatore al quale devo di più: se Scala ha avuto la follia di farmi esordire giovanissimo, Carlo la fece più grande e dopo due mesi dal suo avvento mi fece scalare le gerarchie e mi mise davanti a Bucchi, che era un portiere della Nazionale. Divenni titolare dopo cinque-sei partite e quella è stata la mia consacrazione". Sul suo rapporto con Chiellini, Bonucci e Barzagli: "Voglio loro bene, ci lega un rapporto speciale. Con loro nessuna impresa sembra impossibile".

Buffon: “Senza il Psg avrei smesso”

"Ho fatto un anno strepitoso a Parigi come esperienza, mi ha migliorato e fatto diventare una persona più completa. Era un'esperienza di cui avevo bisogno dopo 40 anni vissuti in un certo modo. Uscivo dalla mia comfort zone, mettendomi alla prova in un ambiente nuovo, non era scontato che sarei riuscito ad adattarmi così bene. Ringrazierò per sempre il Psg, anche perché se non ci fossero stati loro avrei smesso. Con la Juve stavamo già pensando a qualcosa di futuristico. Sul mio ritorno a Torino ha pesato anche la responsabilità di essere padre, una sera ero a casa e mi sono detto: 'Sono qui a Parigi, non ci sono i tuoi figli, non c'è tua moglie, cosa stai facendo?'. E nel giro di un mese ho comunicato al Psg le mie necessità. Ho pensato che la chiusura della mia carriera con la Juve, con miei compagni, i tifosi, la dirigenza di sempre, persone con cui ho condiviso tutto, era più importante di quello che poteva essere il mio desiderio di ributtarmi in un'altra sfida. C'erano altre possibilità di andare all'estero, ho accettato, seppur con ruolo di campo con meno responsabilità ma che mi dà tanta soddisfazione, quello che mi interessa è sentire la stima di tifosi, giocatori, dirigenza", ha spiegato il portiere bianconero.

Buffon: “Alla Juve anche per Ronaldo”

"Ma che cavolo di gol mi ha fatto? Nonostante la frustrazione non potevo non riconoscere un gesto incredibile - prosegue Buffon ricordando il gol in rovesciata subito da Cristiano Ronaldo a Torino in Champions League. Il portiere racconta poi lo scambio di battute avuto con CR7 subito dopo il gol. "Io gli chiedo, ma quanti anni hai? E lui mi ha risposto: '33, non male vero?’”. Ora Cristiano Ronaldo è un suo compagno di squadra alla Juve. "Dopo aver fatto l'anno a Parigi e aver giocato con due futuri Palloni d'Oro come Neymar e Mbappé, al capolinea della mia carriera ho avuto la fortuna di giocare anche con Ronaldo. È un modo di misurarsi, perché giocare con i migliori ti fa capire quello che sei. Fra i motivi del mio ritorno alla Juve c'è anche la possibilità di giocare con lui. È un ragazzo davvero a modo, parliamo spesso ed è stata una grande scoperta", ha dichiarato il portiere della Juve. Sulla possibilità di Ronaldo di vincere di nuovo il Pallone d'Oro, Buffon ha concluso: "Glielo auguro tantissimo, perché se dovesse farcela vorrebbe dire che la Juve avrebbe vinto qualcosa di importante in Europa. Io l'ho solo sfiorato qualche volta, ma per un portiere è difficilissimo”.

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