Pagina 3 | Evra: "Il Manchester United rispetto alla Juve è stata una vacanza"

TORINO - "Il Manchester United come la Juve? Assolutamente no. Anzi, è stata una vacanza a confronto". Con queste parole, Patrice Evra ha spiegato in un'interivista a Sky Sports quanto sia stata diversa la sua esperienza calcistica in Italia rispetto a quella nel club inglese. Molto più semplice quest'ultima, tanto da essere paragonata ad una villeggiatura. "La mentalità della Juve è molto diversa. Ti controllano tutto, ti costringono a mangiare in un certo modo e devo dire che ho imparato moltissimo, anche tatticamente", ha spiegato l'ex bianconero. Nostalgia e orgoglio nelle parole di chi rimane grato per aver ricevuto un'esperienza che va al di là della formazione professionale: "Mi allenavo moltissimo e avevo un giorno libero al mese. E' stata una delle sfide più difficili della mia vita ed è per questo che sono così orgoglioso di aver trascorso due anni e mezzo con loro".

Evra: "I giocatori vomitavano durante l'allenamento"

Evra continua così il racconto della sua esperienza con la Juve: "Non mi piaceva molto lo stile di vita a cui ti formavano perché preferisco che sia io a controllare me stesso, ma capisco che la disciplina è davvero importante per alcuni giovani giocatori". E sul modo di lavorare: "I ritmi erano sempre altissimi: ho anche visto alcuni giocatori vomitare prima ancora di aver finito le sessioni di allenamento. La preparazione alla partita era più difficile della partita stessa. Quelli che dicono che è più facile giocare in Italia non sarebbero nemmeno in grado di tenere i ritmi delle rifiniture . È stato come uno shock per me".

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La Top 11 di Evra, ecco chi sono gli juventini

Durante l'intervista, Evra ha definito la sua Top 11 di Manchester United e Juve, elecando così i fuoriclasse migliori (nella lista inserisce anche se stesso), Tra i nomi, ci sono quelli di 4 bianconeri: Giorgio Chiellini, Andrea PirloCarlos Tevez e Cristiano Ronaldo. Sul capitano bianconero ha detto: "È il cuore della difesa della Juventus. Non ha sempre avuto una buona tecnica ma ha sempre lavorato duramente, di più di Bonucci".

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Evra: "Pirlo? Lo copiavo. Tevez? Un pitbull in attacco"

"Che giocatore di classe! Per me i suoi piedi sono come le mani. Ho imparato molto da lui perché vedevo che non ha mai avuto fretta, anche quando era sotto pressione, era sempre rilassato e lucido e  io lo copiavo in allenamento a volte", ha detto su Pirlo. Altrettante parole di stima per il compagno di lunga data, Tevez. "Con lui ho giocato sia nel Manchester che nella Juventus. È un guerriero e quando in attacco c'erano lui e Wayne provavo dispiacere per la difesa avversaria. A me rendevano il lavoro davvero facile: avevamo due pitbull di fronte a noi".

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Evra: "Ronaldo è il migliore con cui abbia mai giocato. Più forte di Messi"

Nella squadra dei sogni non può mancare lui: Cristiano Ronaldo. "Ricordo di aver parlato con lui quando ha vinto il suo primo Pallone d'Oro e mi disse che doveva vincerne almeno altri cinque ed è quello che ha fatto. Non sono sorpreso: è il miglior giocatore con cui abbia mai giocato. Lui era quello che, se l'allenamento era alle 10, arrivava al campo alle 8. Ed era anche l'ultimo ad andarsene. Ecco perché quando lo confrontiamo con Messi, io scelgo sempre CR7. E' una macchina: vuole essere il più bello, quello che si veste bene, il migliore in assoluto e lavora ogni giorno per diventarlo". Basta solo un aneddoto per dimostrarlo. "Giocava a ping-pong con Rio Ferdinand e quando perse, tutti ridevano. Due settimane dopo, Cristiano acquistò un tavolo da ping-pong. Si esercitò e disse che si sarebbe vendicato. Rio gli consigliò di evitare un'altra umiliazione, ma hanno giocato e Cristiano ha vinto. Questo dice molto della sua mentalità. Prima di firmare per la Juventus, mi ha chiamato 20 minuti prima e mi chiese perchè questo club fosse così speciale. Io gli spiegai che il modo di allenarsi si adattava alla cultura del club. Mi richiamò per dirmi che avevo perfettamente ragione e che continuerà a giocare fino a quando avrà 40 anni".

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Evra: "Pirlo? Lo copiavo. Tevez? Un pitbull in attacco"

"Che giocatore di classe! Per me i suoi piedi sono come le mani. Ho imparato molto da lui perché vedevo che non ha mai avuto fretta, anche quando era sotto pressione, era sempre rilassato e lucido e  io lo copiavo in allenamento a volte", ha detto su Pirlo. Altrettante parole di stima per il compagno di lunga data, Tevez. "Con lui ho giocato sia nel Manchester che nella Juventus. È un guerriero e quando in attacco c'erano lui e Wayne provavo dispiacere per la difesa avversaria. A me rendevano il lavoro davvero facile: avevamo due pitbull di fronte a noi".

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