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TORINO - Con la defezione di Miralem Pjanic nel turno infrasettimanale causa infortunio, sono rimasti soltanto in due gli highlander di Maurizio Sarri. Ovvero gli elementi della rosa ad aver finora preso parte a tutte le gare disputate dai bianconeri: a fare tredici, non alla schedina ma in campo (dieci giornate di campionato e tre turni in Champions League), soltanto Leonardo Bonucci e Sami Khedira. Un dato – unito all'evidenza degli addirittura sei undicesimi variati dal tecnico toscano nello scacchiere titolare tra la sfida al Lecce e quella al Genoa – che ben fotografa la volontà di Sarri di sfruttare nella maniera più ampia e redditizia possibile un organico folto almeno quanto talentuoso. Una tendenza, quest'ultima, che certo l'allenatore bianconero non ha intenzione di sconfessare nel derby della Mole di domani sera. Vuoi perché alcuni singoli iniziano ad accusare qualche timido segnale di stanchezza, vuoi perché il calendario si confermerà particolarmente fitto prima della sosta per le Nazionali.
Probabile formazione Toro-Juve: Bonucci, l'intoccabile
Con Lokomotiv Mosca e Milan in rapida successione all'indomani dello scoglio Torino. Anche per questo motivo, allora, la marcia d'avvicinamento alla stracittadina è cominciata ieri alla Continassa con un poker di certezze ed un ampio ventaglio di ballottaggi nella testa dell'ex manager del Chelsea. La cui stella polare in questo momento si chiama Bonucci: il capitano bianconero (almeno in assenza di Giorgio Chiellini) non ha ancora saltato un solo minuto nel corso della stagione e ben difficilmente sarà il derby a sovvertire la statistica. Il centrale viterbese, infatti, costituirà insieme Matthjis De Ligt la muraglia difensiva a protezione dello specchio difeso da Wojciech Szczesny. Entrambi al ritorno in campo dopo un turno di sosta, l'olandese ed il polacco.
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