Juve, Sarri: "Higuain-Dybala? Spero di farli giocare insieme"

Il tecnico bianconero ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions League contro la Lokomotiv Mosca
Juve, Sarri: "Higuain-Dybala? Spero di farli giocare insieme"© AFPS

Più importante vincere e passare agli ottavi o vedere la squadra crescere ulteriormente?

«In Europa il risultato e la prestazione vanno insieme. Non si può vincere senza giocare bene, quindi voglio passare il turno e vedere la crescita della squadra. Sarà una partita difficile perché nella partita di andata siamo stati messi in notevole difficoltà dalla Lokomotiv, ma quello che vogliamo è vincere, passare il turno e poi cercare il primo posto nel turno successivo»

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Com'è il tuo bilancio di questi primi mesi di Juventus

«A livello di risultati questi primi mesi di Juventus è andata benissimo. Tanti punti e tante vittorie. A livello di incidenza sul modo di giocare, anche se ovviamente abbiamo molti margini di crescita. Se guardo i numeri e li paragono a prima sono diversi. La squadra in tanti singoli ha grandi margini di crescita e questo ci porterà a crescere a livello di collettivo».

Ronaldo dopo la gara d'andata era frustrato per la gara difensiva della Lokomotiv all'andata. Avete preso contromisure?

«Se ci fosse una contromisura per risolvere la densità davanti alla porta nessuno si difenderebbe così.  Ci vuole una giocata del singolo, un colpo di genio, come è successo a noi a Milano, perché abbiamo dei giocatori che possono fare certe cose. Credo, però, che non si difenderà: queste squadre in casa sono molto più aggressive e propositive. La Lokomotiv ha delle qualità e penso che domani proverà a farle vedere».

Come si gestisce il dualismo Higuain-Dybala?

«L'ultima cosa che vorrei fare è cercare di convincerli a stare fuori... La situazione i ragazzi la conoscevano dall'inizio della stagione, tutti e due hanno fatto una scelta consapevole togliendosi dal mercato e quindi ora vivono con serenità questa situazione anche perché sapevano che non avrebbero giocato insieme, quindi dovevano dividersi lo spazio. Poi se riuscirò a farli giocare insieme, allora sarà ancora meglio per tutti».

De Ligt è una scelta precauzionale o una cosa più seria?

«Ha una caviglia in disordine, ma non sembra niente di grave, un piccolo infortunio risolvibile in pochi giorni, ma stamane non era in condizione di giocare, quindi non è partito. Abbiamo Rugani e Demiral, decideremo con lo staff tra stasera e domani mattina».

Ci sono novità sulle scelte su chi tira le punizioni?

«Mi sembra strano che in Russia la discussione è su chi tira le punizioni. Loro due, ovvero Pjanic e Ronaldo sono incaricati delle punizioni da sinistra. E da quella posizione se la vedono loro due in campo. Da destra c'è Dybala»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mandzukic lascerà la Juventus a gennaio?

«E' fuori dalla rosa per un suo accordo con la società, quindi non ho modo di parlarci e quindi non so quali siano le sue intenzioni per gennaio».

Quanto fa piacere a un allenatore che cambia tutti sentire i giocatori che dicono: ci divertiamo?

«La novità porta sempre stimoli nuovi e freschezza. E' chiaro che i giocatori siano molto coinvolti. Le difficoltà possono venire se la squadra pensa di saper fare quel tipo di gioco senza esserne pienamente in possesso»

Visto che un po' di ritmo lo ha ritrovato, Douglas Costa può iniziare da titolare domani?

«Se parte titolare non arriva al novantesimo, quindi credo che farà un lungo spezzone di partita. Lungo quanto lo decideremo domani»

Cos'ha trovato di diverso e migliorato fra l'Higuain di Napoli e quello attuale?

«Nel mettersi a disposizione del collettivo sicuramente. Prima era più egoista, nel senso che giocava per segnare oggi è a disposizione della squadra. La partecipazione difensiva che ha adesso non era su questi livelli, così come la predisposizione ad andare all'assist. Meno da area di rigore, ma da squadra. L'atteggiamento in campo è di maturazione, a livello caratteriale sta cambiando. L'anno scorso ha sofferto lo strappo dalla Juventus e non riusciva a trovare le motivazioni e le ha ritrovate tornando in questo contesto».

Si parla molto di razzismo: quest'ultimo episodio cosa cambia?

«Come l'ho visto? Come tutti! Purtroppo a me scappa da ridere quando si parla di razzismo nel calcio, non è che si tirano via da un luogo isolato e vanno allo stadio. Le forme di razzismo ci sono nella nostra società, quindi entrano negli stadi. Non si può pensare che lo stadio non sia uno spaccato della società. Nel calcio le derive razziste possono essere fermate con arresti in poche ore. Non so se esistono leggi per poterli arrestare, se non esistono serve una tavola rotonda con il Governo per farle. Non è possibile più essere insultati per questioni razziali o territoriali. Che poi fa ridere parlare di razza, la razza è una, quella umana. Vorrei che con la tecnologia si iniziasse a farla pagare agli individui a livello soggettivo. Perché in curva ci sono diecimila persone e magari i cretini sono duecento».

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Più importante vincere e passare agli ottavi o vedere la squadra crescere ulteriormente?

«In Europa il risultato e la prestazione vanno insieme. Non si può vincere senza giocare bene, quindi voglio passare il turno e vedere la crescita della squadra. Sarà una partita difficile perché nella partita di andata siamo stati messi in notevole difficoltà dalla Lokomotiv, ma quello che vogliamo è vincere, passare il turno e poi cercare il primo posto nel turno successivo»

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Com'è il tuo bilancio di questi primi mesi di Juventus

«A livello di risultati questi primi mesi di Juventus è andata benissimo. Tanti punti e tante vittorie. A livello di incidenza sul modo di giocare, anche se ovviamente abbiamo molti margini di crescita. Se guardo i numeri e li paragono a prima sono diversi. La squadra in tanti singoli ha grandi margini di crescita e questo ci porterà a crescere a livello di collettivo».

Ronaldo dopo la gara d'andata era frustrato per la gara difensiva della Lokomotiv all'andata. Avete preso contromisure?

«Se ci fosse una contromisura per risolvere la densità davanti alla porta nessuno si difenderebbe così.  Ci vuole una giocata del singolo, un colpo di genio, come è successo a noi a Milano, perché abbiamo dei giocatori che possono fare certe cose. Credo, però, che non si difenderà: queste squadre in casa sono molto più aggressive e propositive. La Lokomotiv ha delle qualità e penso che domani proverà a farle vedere».

Come si gestisce il dualismo Higuain-Dybala?

«L'ultima cosa che vorrei fare è cercare di convincerli a stare fuori... La situazione i ragazzi la conoscevano dall'inizio della stagione, tutti e due hanno fatto una scelta consapevole togliendosi dal mercato e quindi ora vivono con serenità questa situazione anche perché sapevano che non avrebbero giocato insieme, quindi dovevano dividersi lo spazio. Poi se riuscirò a farli giocare insieme, allora sarà ancora meglio per tutti».

De Ligt è una scelta precauzionale o una cosa più seria?

«Ha una caviglia in disordine, ma non sembra niente di grave, un piccolo infortunio risolvibile in pochi giorni, ma stamane non era in condizione di giocare, quindi non è partito. Abbiamo Rugani e Demiral, decideremo con lo staff tra stasera e domani mattina».

Ci sono novità sulle scelte su chi tira le punizioni?

«Mi sembra strano che in Russia la discussione è su chi tira le punizioni. Loro due, ovvero Pjanic e Ronaldo sono incaricati delle punizioni da sinistra. E da quella posizione se la vedono loro due in campo. Da destra c'è Dybala»

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