La Juve del 1995-96
E' la stagione che significa Champions League, che arriva grazie a una squadra muscolare, affamata, talentuosa. Muscolare cominciando tra i pali, dove si muove Peruzzi, che compensa l’altezza con una esplosività fuori dal comune, per arrivare in attacco, dove Vialli è il compendio ideale della classe unita alla forza. Una Juve che si muove secondo le indicazioni di Marcello Lippi e che ha in Paulo Sousa l’architetto del centrocampo. Un reparto a tre che, per caratteristiche di Conte e Deschamps, può paragonarsi a quello di Sarri: idee, corsa, intelligenza tattica. E lo stesso può dirsi per i due centrali di difesa Ferrara e Vierchowod, così vicini anagraficamente a Bonucci e all’infortunato Chiellini. Sulla fasce la grinta di Torricelli e la sapienza tattica di Pessotto, là davanti la determinazione di Ravanelli e la sapienza calcistica di Del Piero, a completare con Vialli una squadra solida e formidabile. E, attenzione, date un’occhiata alle alternative.