Platini: "Reazione Ronaldo? Nessun messaggio negativo per i bambini"

Durante la presentazione del libro "Il Re a nudo", l'ex presidente della Uefa: "Ritorno alla Juventus? Non si vivono due storie d'amore"
Platini: "Reazione Ronaldo? Nessun messaggio negativo per i bambini"© Giuseppe Celeste/Image sport

TORINO - "Sono rimasto vittima di un complotto, un processo mediatico violento, ma la vita non è finita. Devo avere un'ultima avventura, non posso chiudere con la parola 'sospeso' dalla Fifa". Lo dice l'ex presidente della Uefa, Michel Platini, presentando il libro "Il Re a nudo". "Non ho ragione di essere incazzato - aggiunge - vado in contropiede come con Trapattoni e aspetto il verdetto della Corte dei Diritti Umani. Mi sono sentito tradito? Famiglia e amici sono rimasti, ho perso solo i cortigiani". Platini non chiude le porte a nessuna ipotesi, ma afferma di non volere tornare alla Juventus perché "non si vivono due storie d'amore" con la stessa persona: "Ho ricevuto parecchie proposte ma non ritornerò dove sono già passato. Voglio ancora sentirmi utile. Potrei collaborare con Agnelli nella Eca? Tutto è possibile, ho ottimi rapporti con lui ma lui non mi ha mai chiesto un consiglio". Sulla possibilità che i club varino la SuperChampions, l'ex numero 10 è piuttosto scettico: "Se ne parla da 15 anni... I grandi club da sempre vogliono organizzare le proprie manifestazioni perché chi ha le competizioni ha i soldi. Tra leghe, federazioni e istituzioni il rapporto è sempre difficile". Platini è chiaro su cosa gli piacerebbe fare qualora avesse di nuovo la possibilità di cambiare il calcio: "La prima riforma che farei? Non possiamo lasciare le stesse persone ad organizzare e giudicare, la commissione etica è come una giustizia interna. E se ti vogliono fare fuori come hanno fatto con me e con altri, ti fanno fuori".

Le parole di Platini su Ronaldo e Juve

Platini derubrica a "umana e normale" la reazione avuta da Cristiano Ronaldo dopo la sostituzione durante Juventus-Milan. Il portoghese non ha aspettato, tra le altre cose, la squadra negli spogliatoi e ha lasciato lo Stadium in anticipo rispetto al fischio finale. "Non è un messaggio sbagliato o negativo per i bambini che lo hanno visto - spiega Platini  - ognuno ha la propria suscettibilità. E' normale e umano poter non accettare la sostituzione, lui pensava di poter risolvere la partita. Pensate che nella mia Juventus poteva uscire Boniek per fare entrare, ad esempio, Prandelli, quindi un difensore per un attaccante, e se ne parlava per giorni interi". Platini considera la Juventus "una macchina molto forte" anche in chiave Champions League ("ma per vincere le coppe serve anche un po' di fortuna") e fa un punto su quali talenti lo hanno impressionato di più in questi anni: "Arriviamo da una generazione marchiata da Ronaldo e Messi. Poi mi piacciono Neymar, Mbappè e Hazard".

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