Lippi: “Ronaldo-Sarri? Ognuno ha il suo modo di gestire le teste importanti”

L’ex ct dell’Italia sul caso che ha coinvolto il fuoriclasse portoghese: “Non bisogna giudicare”. E sullo scudetto: “Pensavo che quest’anno la lotta fosse più avvincente e invece…”
Lippi: “Ronaldo-Sarri? Ognuno ha il suo modo di gestire le teste importanti”© Daniele Buffa/Image Sport

VIAREGGIO - "Non mi piace guadagnare tanti soldi senza meritarli. In Cina sono stato benissimo per otto anni, prima in un club e poi nella nazionale. Avevo finito dopo la Coppa d'Asia del 2018, ma il presidente Xi Jinping quando è venuto in Italia mi ha chiesto di tornare. Così mi hanno chiamato e coinvolto di nuovo". Lo ha detto Marcello Lippi, ex ct della Nazionale, parlando ai microfoni di Sky Sport della sue dimissioni da allenatore della Cina. "Mi sono reso conto di non essere in grado di ripagare la grande stima nei miei confronti, perché non ci sono gli elementi naturale per far bene, ho preferito venir via", ha aggiunto a margine del premio 'Viareggio Sport'. "La Nazionale sta ritrovando autostima, convinzione. Mancini è stato molto bravo con questi giovani. Ha ritrovato i risultati, una mentalità nel fare la partita contro qualsiasi avversario. Stanno crescendo, c'è da aver fiducia di poter tornare ad alti livelli. Il campionato? Sembrava fosse più avvincente, il Napoli è venuto un po' a mancare e l’Inter è l’unica che sta riuscendo a infastidire la Juve. Ma il torneo è lungo e possono rientrare tutti. Caso Sarri-Ronaldo? Ognuno ha il suo modo di gestire le teste importanti, non bisogna giudicare", ha concluso.

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