Paratici esclusivo: “Ronaldo? Resta alla Juve. De Ligt è mostruoso"

Tutta la verità del dirigente bianconero che non ha nessun dubbio sul futuro di CR7
Paratici esclusivo: “Ronaldo? Resta alla Juve. De Ligt è mostruoso"© www.imagephotoagency.it

PIACENZA - «Se sei piacentino le radici con la città e la sua gente sono fortissime, inscindibili a qualsiasi latitudine. Se dall'altra parte del mondo incontro un piacentino, tutti gli altri non esistono più, si inizia a parlare di Piacenza, del cibo piacentino e, ovviamente, del Piacenza calcio». Fabio Paratici ieri sera giocava più in casa di quando è in tribuna allo Stadium, perché lui, originario della Val Tidone (di Borgonovo), è cresciuto a Piacenza e nel Piacenza, così che fra le mura della sede della "Famiglia Piasinteina" si scioglie come capita quando si torna a casa e si chiacchiera con gli amici. È lui il Piacentino dell'anno, riconoscimento che gli viene assegnato davanti a un sala pienissima dal Razdur, ovvero il “padre” della famiglia piacentina, Dario Anelli, per premiare i grandi traguardi raggiunti nello sport. Per tutto il mondo è «l'uomo che ha comprato Ronaldo», anche se prima di CR7 aveva vinto comunque sette scudetti e ingaggiato alcuni dei più forti calciatori del mondo, per Piacenza è uno dei suoi figli che ha fatto molta strada.

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È arrabbiato Ronaldo?

«È uno competitivo. Nella sua reazione c'è tutto il suo spirito, la sua voglia di stare sul pezzo. È animalesco nel suo voler vincere sempre e tutto. Altro che finito, non mi fate ridere».

Rimarrà alla Juventus?

«Certamente». 

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È orgoglioso del premio a De Ligt?

«De Ligt è un mostro. Un mo-stro! E' il migliore investimento su un giovane che abbiamo mai fatto. Mi ha fatto sorridere sentire che qualcuno aveva dei dubbi su di lui. Io sono sempre stato convinto delle sue qualità, ma chi mi ha dato conferma di tutto sono stati i compagni che mi hanno detto: direttore, è un fenomeno. Perché lo è! Ragazzi, ma vi rendete conto che gioca difensore centrale in una grande squadra a 20 anni? E' una cosa pazzesca perché ci vogliono una concentrazione e una applicazione totale, sempre, per tutti i 90 minuti di tutte le partite. E lui non si sta inserendo in modo graduale come era capitato, per esempio, a Pogba che entrava in un centrocampo con Pirlo, Marchisio e Vidal. Lui, a causa dell'infortunio a Chiellini, è stato buttato dentro e deve fare il titolare. Segnerà un'epoca, sarà il più forte difensore dei prossimi dieci anni».

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