Juve, Bentancur: "Voglio vincere tutto. Sarri mi dice le stesse cose di Allegri"

Il centrocampista francese, alla vigilia della gara di campionato contro la Lazio, ai microfoni di Dazn: "Dal primo giorno mi è entrato in testa il concetto 'Vincere è l'unica cosa che conta'. Lampard e Gerrard i miei idoli"
Juve, Bentancur: "Voglio vincere tutto. Sarri mi dice le stesse cose di Allegri"© Marco Canoniero

TORINO - Rodrigo Bentancur, alla vigilia della sfida contro la Lazio, ai microfoni di Dazn ha parlato della sua esperienza alla Juve: Dal primo giorno che sono arrivato mi è entrato in testa il concetto di 'Vincere è l’unica cosa che conta'. La Juve è una famiglia e ti fa capire che devi vincere tutto, questo è l’obiettivo e anche tra di noi ne parliamo sempre. Sono cambiato tanto di mentalità - continua Bentancur -, ora voglio vincere tutto, sono più cattivo, sono migliorato a livello tecnico, ma penso che il cambio fisico sia il più evidente. Peso 8, 9 chili in più, quando ero al Boca ero molto più piccolo".

Sul ruolo di trequartista

In questo primo scorcio di stagione il centrocampista uruguaiano ha già collezionato 13 presenze tra campionato e Champions League. In campo, può ricoprire anche il ruolo di trequartista: "Quando gioco sulla trequarti cambia tanto perché avere il campo alle spalle è difficile, so che devo lavorare per migliorare. È una bella posizione perchè sei piu vicino alla porta e agli attaccanti, mi piace quel passaggio forte tra le linee, fare i cambi di gioco lunghi. In quel ruolo mi piaceva moltissimo Riquelme, non ce n’è un altro come lui. Anche Recoba era uno che guardavo quando ero più piccolo. Ora è difficile trovare un trequartista con quel carattere”.

Da Sarri ad Allegri

Bentancur veste la maglia bianconera dal 2017 e sul cambio di allenatore, da Allegri a Sarri, è chiaro: “L’altro giorno ho parlato col mister e mi dice le stesse cose di Allegri. Ha detto: 'tu puoi diventare uno dei centrocampisti più forti al mondo, ma per fare la mezzala ti manca il gol'. Mentalmente penso che sia meglio fare il passaggio al compagno messo in posizione ottimale piuttosto che calciare in porta, devo essere più egoista”.

"Lampard e Gerrard i miei idoli. Che fortuna giocare con Pjanic"

Quando ero piccolo mi ispiravo a Lampard e Gerrard, poi nel ruolo di regista mi è sempre piaciuto Busquets che è un grandissimo giocatore. Ora ho la fortuna di giocare con Pjanic che è incredibile, è un amico dal quale ogni giorno provo a imparare qualcosa. Lui mi dice che devo stare tranquillo perchè la qualità e la personalità per fare quel ruolo ce l’ho. Adesso lui sta giocando benissimo in quella posizione, quindi diventa difficile sostituirlo. Mi trovo meglio come mezzala destra e lo sto dimostrando”.

 

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