Juve, ritorna il futuro: Bentancur. Da Tevez a CR7: è il predestinato

Dopo l’ansia post Lazio, Sarri ritrova il mediano che ritiene: «Indispensabile»
Juve, ritorna il futuro: Bentancur. Da Tevez a CR7: è il predestinato© Marco Canoniero

TORINO - «Rodrigo Bentancur è un craque». La frase è stata pronunciata da Cristiano Ronaldo, il contesto - che la rende più sincera - non era un’intervista ufficiale, ma una cena fra amici nella quale CR7 parlava a ruota libera, quindi senza filtri diplomatici attivi. Si stava allenando con lui da pochi mesi (l’episodio risale alla scorsa stagione), ma era rimasto impressionato da subito delle qualità del ragazzo silenzioso, ma determinato. I fuoriclasse si annusano e si riconoscono fra di loro, questione di attitudine e atteggiamenti, quelli che Ronaldo ha colto nel giovane collega. Cristiano, insomma, c’era arrivato prima di Maurizio Sarri, che - va detto - in quel momento stava a Londra e non appena lo ha potuto allenare è arrivato a dire che «Bentancur per noi è determinante». Affermazione non proprio insignificante arrivando da chi allena anche Ronaldo, Dybala, Pjanic e una manciata di altri fenomeni.

E più o meno tutti i tifosi della Juventus sono d’accordo con Cristiano e Sarri, ritenendo Bentancur una delle più belle sorprese di questa stagione. Perché che fosse un progetto di campione si era ampiamente capito anche dodici mesi fa, ma che potesse fare così in fretta a metterlo in pratica non tutti se l’aspettavano.

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Bentancur contro l'Udinese come vice Pjanic

Il segreto è stata la fiducia del tecnico, le sue lezioni tattiche e la valorizzazione delle qualità tecniche dei singoli (guardate il dribbling dell’Olimpico di Roma contro la Lazio e lo stesso assist per il gol di Ronaldo, tanto per avere un’idea di che piedi abbia l’uruguaiano). «L’altro giorno ho parlato con Sarri e mi ha detto: “Tu puoi diventare uno dei centrocampisti più forti al mondo, ma per fare la mezzala ti manca il gol”. Mentalmente penso che sia meglio fare il passaggio al compagno messo in posizione ottimale piuttosto che calciare in porta, devo essere più egoista». La maturazione a campione, infatti, non è ancora completa (qualcuno se lo scorda, ogni tanto, ma il ragazzo ha 22 anni), ma anche il Bentancur attuale basta a far sorridere Sarri che oggi può sfruttarlo come vice Pjanic.

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TORINO - «Rodrigo Bentancur è un craque». La frase è stata pronunciata da Cristiano Ronaldo, il contesto - che la rende più sincera - non era un’intervista ufficiale, ma una cena fra amici nella quale CR7 parlava a ruota libera, quindi senza filtri diplomatici attivi. Si stava allenando con lui da pochi mesi (l’episodio risale alla scorsa stagione), ma era rimasto impressionato da subito delle qualità del ragazzo silenzioso, ma determinato. I fuoriclasse si annusano e si riconoscono fra di loro, questione di attitudine e atteggiamenti, quelli che Ronaldo ha colto nel giovane collega. Cristiano, insomma, c’era arrivato prima di Maurizio Sarri, che - va detto - in quel momento stava a Londra e non appena lo ha potuto allenare è arrivato a dire che «Bentancur per noi è determinante». Affermazione non proprio insignificante arrivando da chi allena anche Ronaldo, Dybala, Pjanic e una manciata di altri fenomeni.

E più o meno tutti i tifosi della Juventus sono d’accordo con Cristiano e Sarri, ritenendo Bentancur una delle più belle sorprese di questa stagione. Perché che fosse un progetto di campione si era ampiamente capito anche dodici mesi fa, ma che potesse fare così in fretta a metterlo in pratica non tutti se l’aspettavano.

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