Pagina 2 | Juve-Lione nel mirino di Chiellini. Di nuovo al top per centrare i quarti

TORINO - Gli straordinari post natalizi, quando Giorgio Chiellini ha anticipato il ritorno alla Continassa, fissato per il 30 dicembre, presentandosi nel centro sportivo bianconero per allenarsi nel migliore dei modi già dal giorno di Santo Stefano, sono la testimonianza (peraltro superflua) della determinazione con cui il capitano bianconero sta lavorando per recuperare dopo la rottura del crociato del ginocchio destro e l’operazione del 3 settembre. Ieri sono scoccati i quattro mesi dall’intervento e ne mancano due per raggiungere i sei che rappresentano una soglia già più bassa della media per tornare in campo (la Uefa stima tra sei mesi e mezzo e sette il tempo medio per il recupero agonistico). Conoscendo applicazione e meticolosità di Chiellini e valore del proprio staff medico e delle proprie strutture, la Juventus da subito ha coltivato la speranza di poter accorciare ancora leggeremente i tempi e ritrovare il proprio capitano con unadue settimane d’anticipo: a fine febbraio.

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Il recupero di Chiellini procede secondo i piani

LE TAPPE - Ora che il traguardo si avvicina l’ottimismo aumenta: «Fino a febbraio non sarà a disposizione», ha confermato Maurizio Sarri dopo la convocazione del trentaquattrenne centrale per la Supercoppa, che di ottimismo ne aveva generato in eccesso. Se hanno smorzato previsioni utopistiche, le parole del tecnico hanno confermato che se tutto continuerà a procedere secondo i programmi Chiellini riuscirà ad anticipare il traguardo dei sei mesi dall’intervento, che scadrebbero il 3 marzo. Come detto si tratterà ovviamente di un anticipo minimo, una decina di giorni: il capitano bianconero potrebbe giocare uno spezzone per la prima volta il 23 febbraio a Ferrara in casa della Spal, alla 25ª giornata di campionato. A quel punto avrebbe altri 22 giorni e almeno quattro partite (potrebbero diventare cinque con il ritorno della semifinale di Coppa Italia) per presentarsi pronto a essere titolare all’Allianz Stadium contro il Lione nel ritorno degli ottavi di Champions League del 17 marzo. Pronto, insomma, per la fase più importante e decisiva della stagione.

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Il recupero di Chiellini procede secondo i piani

LE TAPPE - Ora che il traguardo si avvicina l’ottimismo aumenta: «Fino a febbraio non sarà a disposizione», ha confermato Maurizio Sarri dopo la convocazione del trentaquattrenne centrale per la Supercoppa, che di ottimismo ne aveva generato in eccesso. Se hanno smorzato previsioni utopistiche, le parole del tecnico hanno confermato che se tutto continuerà a procedere secondo i programmi Chiellini riuscirà ad anticipare il traguardo dei sei mesi dall’intervento, che scadrebbero il 3 marzo. Come detto si tratterà ovviamente di un anticipo minimo, una decina di giorni: il capitano bianconero potrebbe giocare uno spezzone per la prima volta il 23 febbraio a Ferrara in casa della Spal, alla 25ª giornata di campionato. A quel punto avrebbe altri 22 giorni e almeno quattro partite (potrebbero diventare cinque con il ritorno della semifinale di Coppa Italia) per presentarsi pronto a essere titolare all’Allianz Stadium contro il Lione nel ritorno degli ottavi di Champions League del 17 marzo. Pronto, insomma, per la fase più importante e decisiva della stagione.

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