Pogba, l'assist alla Juve arriva anche da Giggs

L'ex bandiera del Manchester United e ct del Galles: "Io lo lascerei andare, per il bene di tutti"
Pogba, l'assist alla Juve arriva anche da Giggs© AFPS

Il caos è totale e nulla lascia presagire che il distacco si possa ricomporre. Anzi, più passano i giorni e più Paul Pogba e il Manchester United si guardano di traverso. L’infortunio alla caviglia continua a far discutere e l’eventuale operazione caldeggiata da chiunque in casa Red Devils - che costringerebbe il francese a saltare almeno un mese di partite - non serve a placare tensioni e polemiche. La Juventus, dal suo cantuccio, osserva interessata. Non pensano, alla Continassa, ad organizzare particolari blitz. Il motivo non è un mistero: non ce n’è bisogno, il club bianconero e il campione del mondo si conoscono talmente a memoria dopo quattro anni di intensa passione (2012-16) che uno schiocco delle dita basterebbe per sancire un nuovo matrimonio, naturalmente con il benestare del vicepresidente esecutivo Ed Woodward. Il Pogba bis è un’ipotesi, come si sentiva spesso dire da Beppe Marotta e che con Fabio Paratici nelle vesti di direttore generale rimane un’espressione semanticamente non dissimile. Per far sì che il ritorno del Polpo si concretizzi a giugno servirebbe (anche) una sorta di passo ufficiale da parte del calciatore.

Per il bene di tutti

I segnali che conducono a una rottura definitiva non mancano: dai comportamenti di Paul - che qualcuno definisce poco professionali, soprattutto quando anziché stare vicino alla squadra il 26enne preferisce raggiungere la famiglia - alle reazioni che giungono da Old Trafford, è tutto un accumularsi di segnali tendenti a una nuova partenza. Pogba, per dire, non è mai stato amato dalle leggende del Manchester United. Soprattutto quelle legate da un rapporto strettissimo con Sir Alex Ferguson, che non gli ha mai perdonato il primo tradimento quando a 18 anni andò alla Juventus a parametro zero. Ecco perché non suonano strane le parole di Ryan Giggs, attuale ct del Galles e opinionista tv in Gran Bretagna, a proposito del centrocampista. Nulla di strano, ma l'ennesima manifestazione di insofferenza nei confronti di Pogba, che la classe dei ’92 (oltre a Giggs anche i Neville e Scholes sono sempre stati critici) ha sempre manifestato. Quando parlano loro le parole non cadono mai nel vuoto. E soprattutto non sono mai dette a caso. Nel mezzo sta Solskjaer, che di Ferguson è stato sempre un fido scudiero, e che al momento deve gestire la situazione con molta più diplomazia. «Mi spiace per il tecnico che deve continuare a rispondere a domande su Pogba - ha detto Giggs -. La squadra è in un buon momento, anche senza di lui. Ha fatto bene per alcune partite, ma al momento il suo atteggiamento è contrariante. Io lo lascerei andare per il bene di tutti».

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