Cristiano Ronaldo, rivincita all’Olimpico. CR7 non vede l’ora

Nel 2009 ha perso una finale di Champions. Altra delusione un mese fa. Alla Roma non ha mai segnato in campionato. Ma in Europa ricorda bene quel 7-1: “Non volevo fermarmi”
Ronaldo© Marco Canoniero

TORINO - In fondo, è una questione di equità. Se hai esultato in faccia a quasi tutti gli avversari dell’attuale Serie A, quel “quasi” va eliminato il più in fretta possibile. Ecco, a Cristiano Ronaldo manca l’ultima tacca (sarebbe la penultima, perché da quando è in Italia il campione non ha segnato neppure al Chievo, che però quest’anno è in B) e il serbatoio sarà completo: fino a domani sera la Roma resterà imbattuta, poi chissà. CR7 in carriera ha segnato cinque gol ai giallorossi, ma solamente in Champions League. Di questi, due nell’Olimpico dove il 34enne visse una delle delusioni più terribili. Non come la mancata conquista di un Pallone d’Oro, probabilmente, però il dolore fu comunque fortissimo.

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Ronaldo all'Olimpico non segna da quasi 4 anni

STADIO OSTILE - Il 27 maggio 2009 Samuel Eto’o e Leo Messi gelarono il sangue del portoghese, di Wayne Rooney, di Ryan Giggs, di Rio Ferdinand, di una generazione che protetta da Sir Alex Ferguson pareva invincibile. La seconda Champions di fila sfuggì a CR7, che all’Olimpico non segna da quasi quattro anni: 17 febbraio 2016, andata degli ottavi di Coppa e 2-0 per il Real Madrid con sigillo dell’asso di Madeira. Mister 8 gol nelle ultime 5 partite consecutive insegue domani il sesto match da contrassegnare con il proprio inconfondibile timbro, come accadde nei mesi di marzo e aprile 2008 in Premier League. Ma al di là di una sequenza comunque importante, merita una sottolineatura il fatto che Cristiano in quello stesso impianto abbia messo piede appena il 7 dicembre dell’anno passato. Data funesta per la Juventus, battuta da una Lazio capace di rimontare lo 0-1 di Ronaldo. Il 12 maggio 2019, invece, il successo casalingo (2-0 firmato Alessandro Florenzi ed Edin Dzeko) della Roma si rivelò del tutto ininfluente per lo scudetto bianconero, aritmeticamente agguantato tre giornate prima dagli allegriani. Fu quello l’unico incrocio con i giallorossi per il CR7 italiano. Domani altra puntata, ben più seria della precedente.

ROMA PUNITA - Ronaldo a caccia di nuovi guizzi decisivi all’Olimpico, dunque, ma Ronaldo tremendamente letale in assoluto quando vede Roma. Il 7-1 del 10 aprile 2007 a Old Trafford è storia per tutti, inclusi gli sconfitti, e ci fu un momento in cui - come ammise a posteriori il diretto interessato in Moments, una delle biografie del campionissimo - a Cristiano fu chiesto di «fermarsi. Sul 6-0 un giocatore avversario mi si è avvicinato e mi ha pregato di smetterla di fare dribbling. Mi ha quasi supplicato di farla finita».

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TORINO - In fondo, è una questione di equità. Se hai esultato in faccia a quasi tutti gli avversari dell’attuale Serie A, quel “quasi” va eliminato il più in fretta possibile. Ecco, a Cristiano Ronaldo manca l’ultima tacca (sarebbe la penultima, perché da quando è in Italia il campione non ha segnato neppure al Chievo, che però quest’anno è in B) e il serbatoio sarà completo: fino a domani sera la Roma resterà imbattuta, poi chissà. CR7 in carriera ha segnato cinque gol ai giallorossi, ma solamente in Champions League. Di questi, due nell’Olimpico dove il 34enne visse una delle delusioni più terribili. Non come la mancata conquista di un Pallone d’Oro, probabilmente, però il dolore fu comunque fortissimo.

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