Juve, Sarri: "De Ligt sta meglio. Occhio alla Roma, Fonseca grande tecnico"

Il tecnico bianconero risponde agli elogi del giallorosso: "Già a inizio anno l'avevo inserito tra le sorprese del campionato"
Juve, Sarri: "De Ligt sta meglio. Occhio alla Roma, Fonseca grande tecnico"© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Recuperato Higuain, ma domani all’Olimpico contro la Roma la Juventus si presenterà quasi certamente con Ronaldo e Dybala in attacco supportati da Ramsey, come nella convincente vittoria contro il Cagliari. E proprio dà lì deve ripartire, ordina Maurizio Sarri: «Dobbiamo proseguire in quello fatto con il Cagliari. Per un periodo ci è mancata continuità all’interno delle partite, in cui abbiamo alternato spezzoni diversi. Ora sembriamo in miglioramento sotto questo aspetto e dobbiamo cercare la continuità sul periodo. La partita sarà difficile perché affrontiamo un avversario di altissimo livello. Un regalo dalla squadra? (Sarri ha compiuto 61 anni venerdì, ndr) La squadra può fare solo un regalo, portare punti, ma lo deve fare indipendentemente dal resto. Poi alla mia età il compleanno inizia a essere pesante e non penso a chiedere regali».

La Roma

Un avversario che non ha stupito Sarri e non sorprenderà la Juve se dovesse schierarsi con la difesa a tre anziché a quattro: «Fonseca lo avevo indicato a inizio campionato perché avevo visto il suo Shakhtar. Mi aspettavo desse una bella impronta alla sua squadra e ci è riuscito nonostante tanti infortuni perché è un allenatore di altissimo livello. Se giocheranno con la linea a tre ci cambiano i moivimenti nel pressing, ma abbiamo già incontrato formazioni con questo assetto e siamo pronti. Il pericolo più grande è che la Roma ha tecnica e gamba, può allungarsi ma porta ad allungarsi anche gli avversari e a quel punto è pericolosissima perché è capace di grandi strappi e accelerazioni. Bisogna evitare di farsi spezzare in due tronconi».

La Juve

Una compattezza probabilmente più facile da raggiungere con un trequartista puro alle spalle di Ronaldo e Dybala, anche se la soluzione a volte sembra lasciare sguarnita l’area. Problema risolvibile, assicura Sarri: «Quando giochiamo con Dybala e Cristiano abbiamo qualità tecniche straordinarie, ma è chiaro che ci manca un po’ di presenza al centro, dobbiamo migliorare nell’attaccare quello spazio con altri. Higuain risolve quel problema, ma il potenziale resta comunque alto con qualsiasi soluzione. Ramsey può farlo bene, ma chiunque può trovare spazi: poi c’è chi è più portato per caratteristiche come Khedira, ma abbiamo giocatori come Rabiot che possono migliorare molto, anche perché hanno le doti per farlo». Passando alla difesa, invece, non sembra ancora arrivato il momento del ritorno di De Ligt: «Matthijs sta meglio, l’acciacco al pube è in fase di risoluzione, speriamo di risolvere velocemente anche quello alla spalla - ha spiegato Sarri -, ma la sensazione è che stia tornando ai suoi livelli». Così la formazione potrebbe essere la stessa che ha battuto il Cagliari, fatto abbastanza inusuale per un Sarri che ha cambiato molto spesso, al contrario dei tempi di Napoli: «Non ho dovuto sforzarmi a cambiare. A Napoli ho valutato che in quella squadra fosse determinante dare grande continuità a livello di formazione. Al Chelsea e qui la situazione è diversa e non ho dovuto sforzarmi. Cambiando due, tre giocatori tra una partita e l’altra, con la qualità che ho a disposizione quest’anno, cambia qualcosa nelle caratteristiche, ma non nella filosofia».

Il mercato

Chiusura sul mercato e sull’enfasi a volte eccessiva che gli viene attribuita, rispetto al valore della continuità: «E’ chiaro che quando una squadra riesce ad avere continuità di lavoro i benefici sono enormi, i giocatori possono crescere a dismisura e il mercato diventa meno rilevante. In Italia però è difficile fare programmi a lunga scadenza. Il Liverpool ha avuto la pazienza di arrivare ottavo (2015-16, l’anno in cui Klopp subentrò a Rodgers a novembre, ndr), poi è stato ripagato».

 

 

 

 

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