Ronaldo corre con Obikwelu verso il sesto Pallone d’Oro

Nelle frequenti sedute con l’ex velocista si perfeziona e va sempre più veloce come nello scatto da gol con la Roma
Ronaldo corre con Obikwelu verso il sesto Pallone d’Oro© LAPRESSE

TORINO - Quel passaggio di Gonzalo Higuain era stato una delle poche sbavature nella grande partita da centravanti-regista del Pipita contro la Roma: leggermente arretrato, anziché permettere a Cristiano Ronaldo di proseguire nella corsa con cui aveva dettato il servizio in profondità al compagno, lo aveva costretto a rallentare vistosamente per poter entrare in possesso del pallone. Ripartito quasi da fermo, però, il fuoriclasse portoghese ha puntato la porta in velocità diventando irraggiungibile per Florenzi che rinveniva da dietro e sorprendendo Mancini, che probabilmente a quel punto si aspettava che CR7 andasse verso il fondo e non è poi riuscito a impedirgli il tiro con cui ha sbloccato il quarto di finale di Coppa Italia. Uno scatto che non è stato un episodio isolato né nella serata, in cui Ronaldo si è prodotto in altre accelerazioni prolungate, né nella stagione in generale: che sta mostrando come alla soglia dei 35 anni (li compirà il 5 febbraio) sia ancora un velocista più che temibile.

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Ronaldo, qualità innate e tanto allenamento

MAESTRO SPECIALE - Il merito principale, come Maurizio Sarri ha sottolineato anche mercoledì sera, è della «mamma di Ronaldo». E anche del papà, ma il senso della battuta del tecnico bianconero è chiaro: genetica. Alla base dell’essere fuoriclasse di Cristiano Ronaldo ci sono le doti naturali, quelle atletiche e quelle tecniche (perché lo scatto sarebbe stato inutile se non fosse stato chiuso dal perfetto diagonale di sinistro). Su quella base poi però l’attaccante portoghese ha costruito un monumento al calcio lavorando ogni giorno con dedizione assoluta e ormai proverbiale.

La velocità non fa eccezione, anzi. E’ uno dei punti cardine della maniacale preparazione di Ronaldo, che cura l’aspetto con un maestro d’eccezione: Francis Obikwelu, ex velocista nigeriano naturalizzato portoghese nel 2001, argento olimpico nei 100 metri ai Giochi di Atene 2004 alle spalle di Justin Gatlin e tuttora primatista europeo con il tempo di 9”86 realizzato proprio in quell’occasione. Appasionato di sport in genere, CR7 è spesso in contatto con campioni di altre discipline coi quali scambia opinioni e si confronta: il siparietto della gara di elevazione con la star del tennis Novak Djokovic durante le vacanze di Natale a Dubai e lo spot girato sul ring di una palestra torinese con l’ex campione del mondo dei pesi medi Gennady Golovkin sono solo gli ultimi esempi. Con Obikwelu, però, il rapporto è diverso.

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TORINO - Quel passaggio di Gonzalo Higuain era stato una delle poche sbavature nella grande partita da centravanti-regista del Pipita contro la Roma: leggermente arretrato, anziché permettere a Cristiano Ronaldo di proseguire nella corsa con cui aveva dettato il servizio in profondità al compagno, lo aveva costretto a rallentare vistosamente per poter entrare in possesso del pallone. Ripartito quasi da fermo, però, il fuoriclasse portoghese ha puntato la porta in velocità diventando irraggiungibile per Florenzi che rinveniva da dietro e sorprendendo Mancini, che probabilmente a quel punto si aspettava che CR7 andasse verso il fondo e non è poi riuscito a impedirgli il tiro con cui ha sbloccato il quarto di finale di Coppa Italia. Uno scatto che non è stato un episodio isolato né nella serata, in cui Ronaldo si è prodotto in altre accelerazioni prolungate, né nella stagione in generale: che sta mostrando come alla soglia dei 35 anni (li compirà il 5 febbraio) sia ancora un velocista più che temibile.

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