TORINO - In punta di piedi. Quelli con i quali sta convincendo anche gli ultimi scettici, ammesso e non concesso che ai tavolini del bar ne siano rimasti. Perché silenziosamente – riflesso di un carattere pacato e mai sopra le righe – Rodrigo Bentancur si è preso la Juventus. Da ancora acerbo giovane di belle speranze a certezza del centrocampo di una delle formazioni più attrezzate d'Europa, senza che tutt'intorno quasi ce ne si accorgesse. E giovane lo è ancora, decisamente: 22 anni soltanto. Ma a volte è bene ricordarlo. Perché l'uruguaiano è già alla terza stagione alla Continassa e, soprattutto, perché in campo esibisce una maturità largamente superiore rispetto alla sua anagrafica. Lo sta dimostrando con continuità in quella che profuma di stagione del definitivo salto di qualità, lo ha ribadito una volta di più mercoledì sera in Coppa Italia risultando ancora tra i migliori – se non il migliore – contro la Roma. Quando ha offerto un saggio della sua caratteristica forse più preziosa: l'ex Boca Juniors è centrocampista moderno, dunque estremamente completo. Che corre e morde come un mediano, che accarezza e dirige come un regista.