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Paulo Dybala arriva subito dopo Cristiano Ronaldo. Nel senso che per magliette vendute, amore del pubblico, popolarità fra i più piccini, dopo CR7 arriva la Joya, che colpisce la fantasia dei tifosi juventini. Non è un dettaglio, perché conterà anche questo nel prossimo rinnovo di contratto del numero 10, le cui trattative stanno per iniziare dopo qualche abbocamento.
Solo due anni
L’accordo che lo lega alla Juventus scade nel 2022, come dire: c’è tempo, ma non troppo, trattandosi di uno dei giocatori che hanno più appeal in Europa. Rischiare di portarlo troppo vicino alla scadenza sarebbe un errore imperdonabile, ma al di là dei rischi, la dirigenza della Juventus sa che dopo l’estate turbolenta diventa inevitabile ritoccare quel contratto. Dybala, si sa, tra luglio e agosto ha passato un paio di settimane nelle quali sembrava essere un ex giocatore della Juventus. Poi il mercato si è messo a girare in un’altra direzione, lui ha tenuto duro (perché dalla Juventus non se ne voleva andare) e quella che sembrava un’opportunità per tutti è sfumata. Così Dybala, nel giro di qualche saltra settimana, è passato dall’essere un partente (Manchester United e Tottenham erano opzioni davvero concrete) al diventare una pedina fondamentale dello scacchiere offensivo di Sarri.
Il cambiamento
Merito non solo della sua cocciutaggine nel voler rimanere alla Juventus, ma anche dello stato di forma che ha caratterizzato la prima parte della sua stagione. Dybala sta bene, gioca bene, è più concetrato, più applicato negli allenamenti e ha trovato un’intesa con Cristiano Ronaldo che, l’anno passato, non sembrava trovare.
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