Sarri: "Juve, non ho visto miglioramenti. Il rigore? Clamoroso"

Il tecnico dei bianconeri dopo l'1-1 sul campo del Milan in Coppa Italia: "Non sono preoccupato, mi sembrano fasi normali di crescita"
Sarri: "Juve, non ho visto miglioramenti. Il rigore? Clamoroso"© LAPRESSE

MILANO - "Non ho visto miglioramenti, facciamo ancora fatica a crescere. Stasera abbiamo fatto meglio nel palleggio e nelle uscite da dietro, siamo mancati negli ultimi 20 metri. Ma se il palleggio ricomincia a prendere quota torneranno anche le occasioni. Non sono preoccupato, mi sembrano fasi normali di crescita". Così Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, commenta ai microfoni di RaiSport il pareggio in Coppa Italia contro il Milan. "Venivamo da una brutta partita, ma abbiamo ottenuto un buon risultato e per ora va bene così", ha aggiunto. Sui troppi gol subiti, Sarri ha detto: "Dobbiamo poi lavorare per evitare qualche gol subito di troppo ma in realtà solo solo 2 in più della miglior difesa del campionato. Questa sera sul gol non abbiamo attaccato una palla difendibile, non dovevamo portare in area Ibra che anche se non ha toccato la palla è stato fondamentale". 

Sarri parla dopo Milan-Juve

Sulla prova dei centrocampisti e la scarsa assistenza agli attaccanti, Sarri ha dichiarato: "Pjanic ha fatto una buona partita, Ramsey ha fatto 40 minuti di buon livello e poi è calato. Ronaldo è stato lasciato troppo solo in avanti". Sui tempi di recupero di Chiellini in difesa, il tecnico bianconero ha detto: "Quando mancano giocatori top come Chiellini qualche ripercussione c'è, i tempi di recupero dipenderanno anche dalle sue sensazioni". Su come arriverà la Juve al big match in campionato contro l'Inter: "Mancano 15 giorni, ora non stiamo bene ma magari il 1 marzo staremo benissimo. Dalla partita di stasera, comunque, ho tratto anche indicazioni positive". Sul rigore: "Con le norme attuali il rigore è clamoroso, netto, anche se io non sono completamente d'accordo. Non mi sento avvantaggiato perché ce ne era uno prima per la gomitata su Cuadrado" ha spiegato Sarri. "Ritiro la domanda di assunzione alle Poste, l'ambiente mi sembra difficile. Vengo da una famiglia di operai, non mancherei mai di rispetto ai lavoratori" la battuta di Sarri per chiudere la polemica nata con le Poste Italiane.

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