Sarri, la Juve così non è da Champions

Vittoria importante con il Brescia, ma zero intensità. La circolazione è ancora troppo lenta e la squadra sembra in ritardo di condizione. Bene il recupero palla
Sarri, la Juve così non è da Champions© Juventus FC via Getty Images

Forse non sarebbe stato giusto pretendere di vedere una Juventus dalle tonalità diverse, per certi versi opposte, rispetto alle esibizioni tutt'altro che scintillanti di Verona e Milano. E quindi, con i tempi che corrono, a nove giorni dal primo grande bivio del prossimo futuro - la trasferta di Lione in Champions, che precede la sfida scudetto del 1° marzo contro l'Inter - conviene accontentarsi, accumulare punti, portare pazienza. La delicatezza del momento non si cancella dopo aver aspettato una buona mezz'ora per metter sotto in casa un Brescia assai dimesso, 48 punti in meno in classifica alla vigilia nonché penultima forza del campionato. Un avversario dominato nel possesso (68%), nei tiri (27 di cui 9 nello specchio), nelle occasioni (10 contro 2), nei pali/traverse (firmati Rugani, Bentancur e Dybala), non nel punteggio.

Il 2-0 griffato Dybala-Cuadrado con il quale i campioni d'Italia si sbarazzano dei lombardi, in 10 dopo 37 minuti per la doppia ammonizione di Ayé e che fra andata e ritorno non hanno potuto godersi il piacere di giocare contro Cristiano Ronaldo, è più di un frugale brodino dopo le sofferenze di Coppa Italia, ma non è il ricco antipasto che precede il banchetto europeo, lì dove non sarà più possibile schivare i dubbi che parte della piazza continua a nutrire. Già, ieri non c'era CR7: non un dettaglio per una Juve poco intensa, atleticamente appesantita e che solamente in superiorità numerica prova a giocare da Juve. La nota positiva? I bianconeri sono di nuovo da soli in testa alla classifica. Non è poco.

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