Cristiano Ronaldo annusa aria di Champions League

Oggi ricominicia la Coppa, fra 8 giorni tocca alla Juve: CR7 era già in forma super, il riposo gli è servito a restare al top anche per scudetto e Coppa Italia
Cristiano Ronaldo annusa aria di Champions League© Marco Canoniero

TORINO - E’ metafora abusata, è vero, quella dello squalo che sente l’odore del sangue. Ma è abusata proprio perché perfetta per descrivere certe situazioni e questa è una di quelle, con Cristiano Ronaldo nei panni dello squalo e la Champions League che ricomincia oggi, ma anche lo scudetto e la Coppa Italia, in quelli delle prede di cui CR7 fiuta ormai il gusto. Un odore talmente irresistibile, quello dei trofei, da rendere il fuoriclasse portoghese insensibile a un altro profumo che di solito lo esalta, quello del gol e dei record legati ai palloni scaraventati in rete. La partita che era in programma domenica all’Allianz Stadium, contro il Brescia penultimo e privo di quattro dei suoi giocatori migliori, portiere compreso, per il Ronaldo implacabile degli ultimi due mesi e mezzo (18 gol in 14 partite) avrebbe potuto trasformarsi in una giornata da primato, in cui dimezzare il distacco da Immobile nella classifica dei marcatori. Distacco che invece il laziale ha incrementato con il gol all’Inter nel posticipo.

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PROGRAMMAZIONE - Pazienza. Diventare il primo capocannoniere in Premier League, Liga e Serie A è un obiettivo di Ronaldo, così come salire ancora nella classifica dei marcatori di tutti i tempi (ora e sesto con 724 gol, a 11 da Gerd Muller), ma non sono obiettivi prioritari. Oltre a contarli, CR7 i gol li pesa e l’unita di misura che usa e il contributo che possono dare alla conquista di un trofeo. E di quale trofeo. Una tripletta al Brescia non avrebbe modificato le possibilità della Juventus di vincere lo scudetto: la firma su quei tre punti qualcuno l’avrebbe comunque messa, come poi è stato. Anche un solo gol al Parc Olympique di Lione mercoledì 26 febbraio, nell’andata degli ottavi di Champions, o nello scontro diretto con l’Inter dell’1 marzo allo Stadium, invece, potrebbe incidere sul cammino bianconero verso i due obiettivi principali. Senza sottovalutare la trasferta di sabato a Ferrara, che apre un mese decisivo chiuso da un’altra trasferta, quella in casa del Genoa che precedera la sosta per le Nazionali: in mezzo la doppia sfida col Lione, il ritorno della semifinale di Coppa Italia con il Milan, il derby d’Italia e altri due impegni di campionato, a Bologna e con il Lecce.

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TORINO - E’ metafora abusata, è vero, quella dello squalo che sente l’odore del sangue. Ma è abusata proprio perché perfetta per descrivere certe situazioni e questa è una di quelle, con Cristiano Ronaldo nei panni dello squalo e la Champions League che ricomincia oggi, ma anche lo scudetto e la Coppa Italia, in quelli delle prede di cui CR7 fiuta ormai il gusto. Un odore talmente irresistibile, quello dei trofei, da rendere il fuoriclasse portoghese insensibile a un altro profumo che di solito lo esalta, quello del gol e dei record legati ai palloni scaraventati in rete. La partita che era in programma domenica all’Allianz Stadium, contro il Brescia penultimo e privo di quattro dei suoi giocatori migliori, portiere compreso, per il Ronaldo implacabile degli ultimi due mesi e mezzo (18 gol in 14 partite) avrebbe potuto trasformarsi in una giornata da primato, in cui dimezzare il distacco da Immobile nella classifica dei marcatori. Distacco che invece il laziale ha incrementato con il gol all’Inter nel posticipo.

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