La Juve e il pensiero Champions League
Al l J Hotel, per chi ha scelto di autoisolarsi lì, e nelle varie residenze torinesi non c’è spazio per altri spunti di riflessione. Anzi, la Coppa con la C maiuscola è il profilo attorno al quale tutti si compattano nell’attesa che l’incubo finisca e che la musichetta, basata sull’inno di un compositore niente male (Georg Friedrich Handel), torni a risuonare negli stadi, nelle casse delle tv con il volume a palla, negli altoparlanti di chi ha voluto ricreare in casa l’effetto delle gran di notti europee. Ecco, quelle note indicheranno che il virus è scomparso e simboleggeranno la voglia repressa di tutti noi: quella di abbracciarci. Da un mese non si può più, ma tutto tornerà come prima. Sarà così anche per Maurizio Sarri, per Cristiano Ronaldo, per Paulo Dybala, per tutti i calciatori juventini che probabilmente vorrebbero ricominciare a segnare proprio contro il Lione, al netto delle esigenze del campionato che deve ritrovare il suo percorso.