La Juve alza il ritmo

In queste ore noto l’esito dei tamponi: i negativi al virus potranno lavorare in modo più intenso. Sarri per ora ferma l’ipotesi delle videolezioni tattiche, ci sarà tempo al ritorno sul campo
La Juve alza il ritmo© LAPRESSE

TORINO - Tra ieri e oggi i giocatori della Juventus e chi è stato a contatto con loro hanno effettuato i tamponi per verificare di aver contratto o meno il Coronavirus, dopo che mercoledì scorso Daniele Rugani è stato il primo giocatore di Serie A risultato positivo al Covid-19. Un’attesa dovuta al fatto che la presenza del virus diventa rilevabile con certezza solo dopo qualche giorno e dunque i controlli non sarebbero stati attendibili se fatti in precedenza. In queste ore così i bianconeri conosceranno la propria condizione sanitaria e questa è senza dubbio la questione di gran lunga più importante, per loro e per i loro cari. L’esito dei tamponi però andrà a incidere anche sull’aspetto sportivo, segnando un punto di svolta nel modo in cui la Juventus sta trascorrendo la forzata quarantena.

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FITNESS - L’ultimo allenamento sostenuto dalla squadra bianconera è stato quello di mercoledì mattina, prima che in tarda serata emergesse la positività di Rugani. A quel punto è scattato l’isolamento per tutta la rosa (e non solo, visto che i dipendenti della Juventus in quarantena preventiva sono 121) e gli allenamenti sono stati sospesi. Pur chiusi in casa, i giocatori bianconeri non si sono abbandonati all’ozio e, come molti di loro hanno documentato attraverso i canali social, si sono comunque allenati nelle proprie case con il pieno sostegno (seppur ovviamente a distanza) dello staff e della società. Non solo con le indicazioni sul tipo di lavoro, ma anche attraverso la consegna della spesa o dei pasti già pronti, preparati su indicazione dei nutrizionisti, oppure dell’attrezzatura minima per allenarsi, per chi non ne fosse già provvisto a casa. Il lavoro di questi giorni ha però dovuto tener conto della particolare situazione dei calciatori, alcuni dei quali avrebbero potuto essere stati contagiati dal Coronavirus. Dunque quelli che hanno svolto sono stati allenamenti definibili come fitness, senza esagerare né in intensità, né in durata, per evitare sforzi eccessivi per chi fosse stato malato.

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TORINO - Tra ieri e oggi i giocatori della Juventus e chi è stato a contatto con loro hanno effettuato i tamponi per verificare di aver contratto o meno il Coronavirus, dopo che mercoledì scorso Daniele Rugani è stato il primo giocatore di Serie A risultato positivo al Covid-19. Un’attesa dovuta al fatto che la presenza del virus diventa rilevabile con certezza solo dopo qualche giorno e dunque i controlli non sarebbero stati attendibili se fatti in precedenza. In queste ore così i bianconeri conosceranno la propria condizione sanitaria e questa è senza dubbio la questione di gran lunga più importante, per loro e per i loro cari. L’esito dei tamponi però andrà a incidere anche sull’aspetto sportivo, segnando un punto di svolta nel modo in cui la Juventus sta trascorrendo la forzata quarantena.

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