Pagina 3 | Aurelio Virgili, storico amico: “Vi svelo Sarri e la sua quarantena”

Le amicizie più forti sono quelle che resistono a tutto, anche alla fede calcistica. Aurelio Virgili, figlio dell’ex Fiorentina Giuseppe e tifosissimo viola, conosce Maurizio Sarri da ventidue anni. «Nel 1998 – racconta Virgili - ero responsabile della Banca Fideuram per l’area di Arezzo, cercavo un bancario bravo e con Maurizio mi trovai fin da subito. Era molto preciso e come me frequentava gli ambienti calcistici. Il feeling è stato immediato e negli anni si è trasformato in una bellissima amicizia. All’epoca della banca era sempre vestito di nero e per questo lo chiamavo Diabolik. Ci sentiamo ogni settimana. E le telefonate iniziano tutte allo stesso modo: “Lello (Maurizio mi chiama così) abbiamo vinto? Quando chiama, siccome resta appassionato di tutti i campionati, sa già i risultati dell’Affrico, la società dilettantistica dove giocano i miei figli. Adesso che il pallone è fermo e siamo in quarantena ci sentiamo anche più del solito».

L’ultima volta che ha chiamato Sarri?
«Tre giorni fa. Ho telefonato a Maurizio per capire un po’ della positività di Rugani al coronavirus e in generale per sapere come stava lui».

Come lo ha trovato?
«Di buon umore. A Maurizio mancano il quotidiano, l’allenamento: sono linfa vitale per lui. Però la situazione è questa, siamo tutti in casa per fronteggiare l’emergenza coronavirus che adesso è la priorità. Così anche lui, come tutti noi, si concentra sul lavoro che può svolgere da casa: riguarda partite, allenamenti, studia i dati dei giocatori. È un computer. Un esempio? Se adesso lo chiamassi per chiedergli quanti chilometri ha percorso Gimmi contro l’Inter, mi direbbe i metri in avanti, indietro, in verticale, in orizzontale...».

Scusi, ma chi è Gimmi?
«Cuadrado. A forza di sentire Maurizio che lo chiama Gimmi, è entrato in testa anche a me. Mi ha detto che Cuadrado ha una faccia da Gimmi e lo chiama così».

Altri aneddoti?
«Mi ha raccontato tante volte che Higuain, che per lui è come un figlio, se la squadra è divisa in gruppi vuole sempre che sia Maurizio a fargli allenamento. Come i bambini: ci tiene, gli vuole bene, lo vuole con sé. Lui e il Pipita hanno un rapporto speciale. Ma in generale, fatta eccezione per Emre Can alla Juventus e Gabbiadini a Napoli, che si lamentavano perché non giocavano, mediamente gli altri giocatori gli voglio bene e lo stimano soprattutto perché Maurizio è uno che dice le cose in faccia. Domandate a Higuain del primo discorso di Napoli».

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Racconti...
«Maurizio gli mostrò la classifica marcatori della stagione precedente, quella vinta da Icardi e Toni con 22 gol, e disse al Pipita: “Toni è campione del mondo, ma ora ha 38 anni: non puoi arrivargli dietro!”. Lo stimolò e probabilmente toccò le corde giuste visto che in quel campionato Higuain realizzò 36 reti stabilendo il record di tutti i tempi della serie A».

Di Cristiano Ronaldo non le racconta mai nulla Sarri?
«Cosa volete che gli chieda o mi dica, lo vedete tutti Ronaldo: oltre a essere il più forte e anche il più professionale nel gestirsi dentro e fuori dal campo. CR7 si gestisce da solo, è un esempio per tutti. Non è un fuoriclasse anarchico come è stato ad esempio Maradona, che ti faceva vincere le partite però si allenava poco».

Tornando alla quarantena di Sarri: pensa che questi giorni chiusi in casa saranno più pesanti per lui o per la moglie Marina?
«La moglie, donna speciale, non lo deve sopportare in questi giorni, è rimasta nella loro casa a Figline. Marina e Maurizio sono una bellissima coppia e soprattutto il loro rapporto è rimasto identico nel tempo. Lei è molto indipendente e impegnata con l’azienda di etichette che dirige assieme al figlio Nicolé e questo sicuramente aiuta. Allo stadio non va mai, al massimo guarda le partite in televisione».

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Quindi Sarri è isolato per davvero a Torino?
«No, con lui c’è un amico d’infanzia di Figline, Enrico detto “Bocca”, preziosissimo factotum che lo segue da una vita. E ovviamente anche il cane Ciro. Maurizio guarda tantissimo calcio, ma in realtà non solo quello: è un uomo di grande cultura, legge moltissimo».

Lei è mai stato a trovare Sarri a Torino prima del coronavirus?
«Mio figlio Duccio, che è il suo promotore finanziario, ed io siamo stati a novembre. Abbiamo cenato a casa sua (vedi foto sopra, ndr). Bellissima serata, ci siamo raccontati una marea di aneddoti del passato e ci siamo visti un bel film di Verdone».

Che piatto bisogna cucinare a Sarri per renderlo felice?
«Adora i miei risotti. Ma quella sera erano spettacolari anche le bistecche di mio figlio. Maurizio non è uno che si abbuffa. Ora gli ho mandato a Torino i fegatelli. Sì, il vino gli piace, suo figlio tra l’altro è un esperto. Però... l’ultima volta Maurizio, dopo il primo bicchiere, ha cominciato ad allungarlo con l’acqua e io gli ho detto: “Mau così non si fa” (risata). A proposito di vino: finito il Coronavirus, dovrà pagare».

Leggi l’intervista completa sull’edizione odierna di Tuttosport

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Quindi Sarri è isolato per davvero a Torino?
«No, con lui c’è un amico d’infanzia di Figline, Enrico detto “Bocca”, preziosissimo factotum che lo segue da una vita. E ovviamente anche il cane Ciro. Maurizio guarda tantissimo calcio, ma in realtà non solo quello: è un uomo di grande cultura, legge moltissimo».

Lei è mai stato a trovare Sarri a Torino prima del coronavirus?
«Mio figlio Duccio, che è il suo promotore finanziario, ed io siamo stati a novembre. Abbiamo cenato a casa sua (vedi foto sopra, ndr). Bellissima serata, ci siamo raccontati una marea di aneddoti del passato e ci siamo visti un bel film di Verdone».

Che piatto bisogna cucinare a Sarri per renderlo felice?
«Adora i miei risotti. Ma quella sera erano spettacolari anche le bistecche di mio figlio. Maurizio non è uno che si abbuffa. Ora gli ho mandato a Torino i fegatelli. Sì, il vino gli piace, suo figlio tra l’altro è un esperto. Però... l’ultima volta Maurizio, dopo il primo bicchiere, ha cominciato ad allungarlo con l’acqua e io gli ho detto: “Mau così non si fa” (risata). A proposito di vino: finito il Coronavirus, dovrà pagare».

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