TORINO - Il dirigente della Juventus Fabio Paratici è intervenuto in collegamento, in videochat a distanza, al programma televisivo di Juventus Tv "A casa con la Juve" in diretta web. "State tutti a casa, io vengo da una terra particolarmente colpita come quella di Piacenza. Tutte le cose che abbiamo sentito in questi giorni sono servite a sensibilizzarci ma non basta, continuiamo tutti a stare a casa" sono le parole del dirigente bianconero.
Juve, le parole di Paratici
"Vengo da una provincia molto colpita come Piacenza, dobbiamo riuscire a seguire tutte le indicazioni date dai mezzi d'informazione, anche se non basta. Va fatto con molta attenzione" ha detto Paratici. Poi, il dirigente della Juve ha raccontato: "Mi avete fatto sostituire Dybala fisicamente, paragonandomi tecnicamente a Paltrinieri. Uno scherzetto di cattivo gusto. Ho avuto la fortuna di viaggiare tanto, soprattutto nei 6 anni alla Sampdoria, passavo tanto tempo fuori dall'Italia. Un aneddoto? Un anno seguimmo un sudamericano al Sub 17 in Ecuador, un posto non molto sicuro, presi appuntamento con la famiglia alla stazione dei bus di Quito, uno dei posti più malfamati del mondo. Io per fare bella figuria mi presentai in giacca e cravatta e l'autista mi disse 'Sei sicuro di scendere?'. Arrivai in questo bar sperando che nessuno mi mettesse una mano sul collo. Un'altra volta era una semifinale Argentina-Cile, in cui seguivo già Vidal e finì 8 contro 8 con arresti sotto al tunnel. Ma ce ne sarebbero tanti altri".
Paratici e l'hashtag #Pogback
"Sono un appassionato di musica, con una collega nella Juve cerchiamo talenti e link di nuovi cantanti. Che io segni con la maglia della Juve non è proprio possibile". Paratici risponde poi, con brillanti risultati, ad una serie di domande sui Festival di Sanremo passati alla storia. Paltrinieri nomina Pogba in merito ai francesi che hanno fatto la storia del club bianconero e tra i commenti degli utenti (tantissimi tifosi juventini) impazza l'hashtag #Pogback. "Ero un jolly? Non mi faceva mai giocare nessuno, quindi in quelle poche partite che potevo giocare cercavo di adattarmi. Chi mi assomiglia? Penso Pessotto". Cantanti tifosi Juve: "Ramazzotti e poi Gabbani, che si rese protagonista di una grande esultanza con me e Buffon".
Paratici sul nuoto e Paltrinieri
"Che rapporto ho con l'acqua? Riesco a farlo per massimo 20 minuti a settimana, mi annoio. Mi piacerebbe farlo di più, ma non ci riesco. Ammiro i grandi campioni come Paltrinieri che riescono a farlo" spiega Paratici. Gregorio risponde: "Il 90% del tempo mi annoio anch'io. Sei sempre immerso nei tuoi pensieri. A volte è bello, perché rifletti, ma quando ci passi mezza giornata non è il massimo della gioia, ma poi ti ci abitui". Ancora Paratici sul fuoriclasse del nuoto: "Cosa mi impressiona di lui? Io sono un grande appassionato di calcio e di tutti gli sport, seguo tutto e ho una grande passione. Seguivo Gregorio anche quando si avvicinava all'Olimpiade, che è l'evento clou per chi non gioca ogni domenica come noi nel calcio. L'ho seguito con grande attenzione, come seguo la Quadarella, la Brignone, la Goggia, sono i grandi campioni che sostituiranno icone come Buffon, la Pellegrini e Valentino Rossi, e ho letto anche il suo libro 'Il peso dell'acqua', che consiglio a tutti, perché fa capire come si fa a restare sempre al top, quando tutti si aspettano il massimo da te".
Altro aneddoto di Paratici
Poi, altro aneddoto di Paratici: "Siamo partiti per vedere una doppia partita in Polonia, ci sono rimasto per dieci giorni di fila a causa della neve. Andavo all'internet dell'albergo point e ci stavo venti ore. Notoriamente vado a letto molto tardi, chiuso in hotel per dieci giorni. Quando è arrivato il conto alla Sampdoria del punto internet, me l'hanno giustamente decurtato dallo stipendio".