Juve, un mese di stipendi vale venti milioni di euro

I conti dei bianconeri e dei grandi club europei: il monte ingaggi dei campioni d’Italia è di 250 milioni. I danni del Covid per ora non sono calcolabili
Juve, un mese di stipendi vale venti milioni di euro© Marco Canoniero

TORINO - Il calcolo si fa velocemente. Il monte ingaggi lordo della Juventus è di 250 milioni all’anno: diviso per dodici, sono una ventina di milioni al mese. Questo vuol dire che la società bianconera potrebbe risparmiare, secondo la proposta avanzata da Giorgio Chiellini e condivisa dallo spogliatoio, tra i venti e i quaranta milioni (in caso di opzione 2, vedi tabella a fianco) oppure trenta (in caso di opzione 3). Cifre che si alzerebbero decisamente in caso, infine, di opzione 1, con stipendi pagati fino a marzo (e la Juventus è in regola con i suoi dipendenti, con buste paga erogate fino a febbraio) e stop da definire in attesa di una possibile ripresa con la nuova stagione. Una iniziativa che si inserisce nel solco di quanto espresso ieri da Giovanni Malagò, presidente del Coni, riguardo agli emolumenti dei calciatori in Serie A: «Magari togliere il trenta per cento a un giocatore che guadagna 10 milioni netti è un conto, levarli invece a un professionista di Serie B o Lega Pro è una cosa diversa. Forse è giusto che chi ha maggiori possibilità cerchi di aiutare, come sta già accadendo».

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Anche club solidi come la Juve ragionano su entrate che, al momento, non ci sono

D’altra parte il momento è delicato a ogni livello in ogni attività produttiva del paese, con aziende che devono fare i conti con una pandemia che sta bloccando quasi ogni attività lavorativa. Anche club solidi come la Juventus ragionano su entrate che, al momento, non ci sono e che rimangolo solamente ipotizzabili per il futuro. Prendiamo per esempio quelle più evidenti, come gli incassi di stadio. Per quanto riguarda il campionato la Juventus ha una fetta importante di abbonati, per cui un mancato incasso come quello del match contro l’Inter (disputato a porte chiuse) non avrebbe rappresentato interamente i cinque milioni persi. Per questo la cifra ipotizzabile per il rimborso dei biglietti si aggira intorno al milione di euro. Un discorso che vale per le sei giornate di Serie A che restano da disputare all’Allianz Stadium.

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TORINO - Il calcolo si fa velocemente. Il monte ingaggi lordo della Juventus è di 250 milioni all’anno: diviso per dodici, sono una ventina di milioni al mese. Questo vuol dire che la società bianconera potrebbe risparmiare, secondo la proposta avanzata da Giorgio Chiellini e condivisa dallo spogliatoio, tra i venti e i quaranta milioni (in caso di opzione 2, vedi tabella a fianco) oppure trenta (in caso di opzione 3). Cifre che si alzerebbero decisamente in caso, infine, di opzione 1, con stipendi pagati fino a marzo (e la Juventus è in regola con i suoi dipendenti, con buste paga erogate fino a febbraio) e stop da definire in attesa di una possibile ripresa con la nuova stagione. Una iniziativa che si inserisce nel solco di quanto espresso ieri da Giovanni Malagò, presidente del Coni, riguardo agli emolumenti dei calciatori in Serie A: «Magari togliere il trenta per cento a un giocatore che guadagna 10 milioni netti è un conto, levarli invece a un professionista di Serie B o Lega Pro è una cosa diversa. Forse è giusto che chi ha maggiori possibilità cerchi di aiutare, come sta già accadendo».

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