Lapo, lettera all'Italia: «Lo dice la storia, ti rialzi sempre»

L'imprenditore Elkann scrive: «...Quell’Italia che non si arrende, sui balconi, nelle corsie, nelle case. Una Italia fatta di medici, infermieri, professionisti della salute, volontari capaci di donare un sorriso anche tra le lacrime, autotrasportatori, commessi, cassiere, piccoli, medi e grandi imprenditori e da tutte quelle persone che fanno battere il cuore più grande dell’Europa. Con un pensiero particolare a chi in questi giorni non ha da mangiare e non ha un tetto sulla testa»
Lapo, lettera all'Italia: «Lo dice la storia, ti rialzi sempre»

TORINO - Lapo Elkann prende carta e penna e scrive. L'imprenditore, nipote dell'Avvocato Gianni Agnelli e grande sostenitore della Juventus, si rivolge all'amato Paese in questo momento così duro e difficile per tutti, in particolare a chi è in difficoltà. Perché il coronavirus sta mettendo a dura prova chi già aveva poco per vivere. E allora nelle parole ecco la speranza.

«LETTERA D’AMORE ALL’ITALIA

E’ nel momento peggiore per la nostra Nazione che mi trovo a scrivere una lettera d’amore all’Italia, come quando si scrive ad una donna che al momento non c’è, ma che presto ritornerà.

Se da sempre ho dimostrato il mio amore incondizionato nei confronti dell’ingegno italiano, da Leonardo da Vinci a Mattei, da Pirandello a Rita a Levi Montalcini, dai film di Fellini al Futurismo, dalla Ferrari e la Fiat a Diesel e Piaggio, dalle tante eccellenze del cibo italiano a Barilla, da Palladio a Renzo Piano, da Armani e Moncler a Gucci e Diesel, da Brembo a tutte le piccole imprese bandiere del nostro paese nel mondo, ora mi sono innamorato di un’altra Italia…

Quella di chi resiste ogni ora, ogni minuto ed ogni secondo che passiamo in questo momento cupo e buio, l’Italia che sa che quando la notte è scura, vuole dire che l’alba è più vicina.

Quell’Italia che non si arrende, sui balconi, nelle corsie, nelle case. Una Italia fatta di medici, infermieri, professionisti della salute, volontari capaci di donare un sorriso anche tra le lacrime, autotrasportatori, commessi, cassiere, piccoli, medi e grandi imprenditori e da tutte quelle persone che fanno battere il cuore più grande dell’Europa. Con un pensiero particolare a chi in questi giorni non ha da mangiare e non ha un tetto sulla testa.

Quello che ci ha insegnato la nostra storia è che L’Italia è un paese che non muore mai, e quando è in ginocchio si rialza sempre. Perché abbiamo qualcosa che ci salva sempre: la forza della bellezza, della bontà, della creatività, della generosità e una costante resilienza che attraversa il nostro paese da Nord a Sud.
LAPO».

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