Pogba, c'è una via d'uscita. Ma la Juve...

Il francese può liberarsi con l’articolo 17: non lo vorrebbe lui, né la Juve, né il Real. Ma aiuterà a trattare
Pogba, Manchester United© Marco Canoniero

TORINO - La posta in ballo è infinitamente meno importante: il futuro di Paul Pogba anziché quello del genere umano. Però, il concetto di “Equilibrio del terrore”, elaborato al tempo della Guerra Fredda tra Usa e Urss, si adatta bene allo scenario prefigurato da L’Equipe riguardo al destino del campione del mondo. Il quotidiano transalpino ha infatti ricorda to che il centrocampista francese, sotto contratto fino al 2021 con il Manchester United, con facoltà per i Red Devils di allungare l’accordo di un anno, potrebbe rescindere il contratto in estate avvalendosi dell’articolo 17 del regolamento Fifa sui trasferimenti. In base a quell’articolo, se un giocatore rompe il contratto dopo la fine del “periodo protetto” (i primi tre per per chi, come Pogba, quando ha firmato ne aveva meno di 26) non subisce squal ifiche, ma deve pagare un indennizzo, calcolato su una serie di parametri quali per esempio ingaggio, valore residuo a bilancio. Nel caso di Pogba si tratterebbe di decine di milioni (attorno ai 60), che di fatto pagherebbe il club acquirente, con un bel risparmio sugli almeno 100 chiesti dallo United.

Pogba dunque se ne andrà con questa formula alla Juventus o al Real Madrid, che se lo contendono? Quasi certamente no. Né il giocatore e il suo agente Mino Raio la, né bianconeri e blancos vorrebbero percorrere quella strada: questione di galateo di mercato e di rapporti. Ed è qui che entra in ballo l’equilibrio del terrore: se il Manchester ha l’arma micidiale del rinnovo unilaterale fino al 2022, anche il giocatore e i club che lo vogliono ne hanno una, per quanto preferirebbero non usarla. Così, è probabile che nessuno impieghi la propria e si trovi un accordo ragionevole.

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