"Ronaldo era una spugna, campione grazie a se stesso"

Mike Phelan, assistente tecnico di Ferguson al Manchester United, ricorda il giovane CR7: "Voleva sempre di più, chiedeva costantemente consigli agli allenatori"
"Ronaldo era una spugna, campione grazie a se stesso"© Marco Canoniero

MANCHESTER (Inghilterra)Cristiano Ronaldo ha sempre avuto ambizione e voglia di imparare sin da giovanissimo. Lo racconta Mike Phelan, assistente tecnico di Alex Ferguson nel Manchester United, club in cui l’attaccante portoghese della Juventus è approdato nel 2003, a 18 anni, dopo essersi messo in luce nello Sporting Lisbona: “Si è sempre distinto – le parole di Phelan, riprese da As - era come una spugna. Voleva sempre di più, chiedeva costantemente consigli agli allenatori. Era una sfida continua. Abbiamo cercato insieme la chiave per trasformarlo da uno straordinario interprete singolo a un uomo squadra. E alla fine ce l’ha fatta. C'erano alcune cose in cui abbiamo dovuto lavorare in allenamento, costringendolo a fare cose che non voleva fare”.

Ronaldo al top nel Real Madrid

I risultati, secondo Phelan, si sono visti nel corso del tempo: “Soprattutto quando è arrivato al successo e quando è andato al Real Madrid – spiega l’assistente tecnico, tuttora in forza allo United – ha tradotto tutto quanto al massimo livello di eccellenza. C’è soddisfazione, non pretendo di aver creato Cristiano Ronaldo perché molte persone lo hanno influenzato. La più grande influenza l’ha avuta soprattutto da se stesso: il suo impulso è stato fantastico”.

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