Plebiscito per Del Piero: è lo juventino più grande degli ultimi 25 anni

Con il 93% delle preferenze Alex batte Nedved. Il numero 10 non ha rivali: si conferma simbolo e bandiera del club
Plebiscito per Del Piero: è lo juventino più grande degli ultimi 25 anni

TORINO - Un plebiscito incorona Alex Del Piero come lo juventino più grande degli ultimi 25 anni. Non c’è stata praticamente sfida con l’altro finalista, Pavel Nedved, surclassato di prepotenza dalla popolarità del capitano che per 19 stagioni ha vestito la maglia bianconera e ha fatto sognare tutto il popolo juventino. Sia sul sito tuttosport.com, sia sulla pagina Facebook del nostro quotidiano, Del Piero ha fatto il vuoto dietro a sé conquistando il 93 per cento delle preferenze su quasi 10 mila voti.

Unanimi i commenti che hanno accompagnato il voto e il vincitore. «Mi dispiace enormemente per Pavel ma contro Alex non c’è storia per nessuno» scrive Giuseppe Antonazzo. «Due grandi, due campioni e uomini veri, però dico “Sarò sempre al tuo fianco, io di te non mi stanco, sei la cosa più bella che c’è, Alessandro del Piero alè”» sottolinea Alex Sandro, ricordando anche la filastrocca che la curva intonava a squarciagola all’ingresso in campo del numero 10 bianconero, recordman di presenze e di gol nella storia ultracentenaria della Juventus. Jozef Radovani si spinge oltre consacrando Del Piero come leggenda bianconera. «Anche se fate il sondaggio sul miglior juventino di tutti i tempi, il vincitore sarà sempre Del Piero. Grande capitano».

Opinione condivisa da Nazzareno Spina («Del Piero ieri oggi domani e per sempre»), Elisa Ajelli («Non c’è storia! Del Piero sempre per sempre»), Roberto de Biasi («Con Del Piero qualsiasi confronto sarebbe senza storia!»). C’è poi Crivello Tommaso che dà un suggerimento: «Quando fate questi sondaggi togliete Alex così le sfide diventano più equilibrate». Mentre Antonio Fusco prevede già la finale tra il più grande juventino di tutti i tempi: «Ci vedo Del Piero contro Platini»: un duello scintillante.

E sempre in ottica di amarcord, Stefano Paga scuote la platea: «Mi vengono i brividi se penso che giocavano insieme.. Ma che Juve era?». Era una Juventus stratosferica quella dei primi Anni Duemila, sfaldata da calciopoli: Del Piero e Nedved hanno però avuto il merito di restare anche nell’annata di serie B, un senso di appartenenza premiato dall’affetto dei tifosi.

Non c’è dubbio che Del Piero sia l’emblema della Juventus: lo dicono i numeri, 705 presenze e 290 gol, lo dicono i trofei vinti, 18. E non sono soltanto scudetti: Alex ha alzato anche la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale, protagonista in campo con il gol della vittoria contro il River Plate. Non capita poi a tutti i bomber di fare del proprio modo di segnare un marchio di fabbrica, ma il gol alla Del Piero, il tiro a giro sul secondo palo nato ufficialmente il 13 settembre 1995 contro il Borussia Dortmund in Champions, ha fatto il giro del mondo. Per non parlare delle punizioni. «La migliore? Forse il 2-0 al Bernabeu. Uscire tra gli applausi è stato indimenticabile» ha ricordato qualche giorno fa Del Piero nella sua diretta su Instagram insieme a Paulo Dybala.

La sua ultima standing ovation il 13 maggio 2012, Juventus-Atalanta, il giorno del primo scudetto dopo la discesa in Serie B, ma soprattutto il giorno dell’addio di Del Piero alla Juventus dopo una storia d’amore lunga 19 anni. Una partita surreale, perché nell’ultima mezz’ora tutti gli sguardi erano soltanto per Alex, che salutava il popolo bianconero nel suo lungo giro del campo. Tanti applausi ma pure tante lacrime per una bandiera che è rimasta nel cuore della gente e che in molti sperano possa tornare con altri ruoli.

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