Pogba alla Juve, lo United apre a uno scambio

Messaggio da Manchester: meno soldi con il virus. Le contropartite in ballo, da Ramsey a Douglas

TORINO - Meno di un anno fa se n’era andato in pellegrinaggio a La Mecca per onorare il Ramadan. Quest’anno il virus blocca tutti, lui compreso, ma il digiuno da osservare non sposta di un millimetro la concentrazione e la fame di successi di Paul Pogba. Il francese, per colpa della pandemia, ha dovuto rinviare il ritorno in campo, mentre quasi ogni giorno il mercato riserva un colpo di scena. L’ultimo è legato alla posizione ufficialmente espressa ai media inglesi dal vicepresidente esecutivo del Manchester United, Ed Woodward: «Meglio non farsi illusioni, chi parla di trasferimenti in estate per centinaia di milioni ignora la realtà», ha dichiarato.

La crisi post Coronavirus porterà a un contingentamento delle spese da parte di tutti. Di conseguenza, siccome i Red Devils non sono così vogliosi di svendere un patrimonio come il Polpo, campo aperto a uno scambio di cartellini. Non è la prima volta che agli inglesi viene accostato il nome dello juventino Douglas Costa, o di Miralem Pjanic, oppure di Alex Sandro, o ancora di Aaron Ramsey e Adrien Rabiot. Nelle ultime settimane in Inghilterra ci si è divertiti ad associare elementi di tal guisa ai Red Devils, considerando che soprattutto a centrocampo nelle intenzioni del club d’oltre Manica si attendono movimenti di un certo peso.

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