© Marco Canoniero
TORINO - La paura è sempre lì che lo tormenta, ma le notizie confortanti che arrivano dall’Italia alleviano l’ansia di Gonzalo Higuain. E’ sempre a Buenos Aires, è sempre in compagnia dell’amata mamma Nancy, la cui salute dopo il tumore del 2014 è sempre a rischio, è sempre in dubbio se tornare a Torino per il finale di stagione (sempre che ce ne sia uno, di finale). Chi lo ha sentito, tuttavia, racconta di un Pipita leggermente più sereno rispetto alla scorsa settimana e, tutto sommato, più incline a rispondere alla convocazione della Juventus che a rifiutarsi, rimanendo in Argentina.
La curva del contagio in Italia, che Higuain segue quotidianamente, è sempre più incoraggiante e questo sta avendo il suo effetto. Certo, il fattore emotivo incide molto nelle decisioni del bomber e fino all’ultimo non si avranno certezze sulla sua scelta. Adesso si registra un moderato ottimismo sulla possibilità che, ricevuto l’ordine di presentarsi a Torino, il Pipita salga sul primo aereo disponibile. La paura per il contagio da Coronavirus e il desiderio di non lasciare sua mamma e anche suo figlio, attualmente in Argentina con la compagna, sono le ragioni per le quali il Pipita ha ancora dubbi, ma dall’altra parte si rende conto che le conseguenze di un suo clamoroso gesto potrebbero essere micidiali.
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