Paredes o Arthur, pro e contro Juve: Pjanic è la contropartita

Con il Barcellona si tratta il brasiliano, che per ora non vuole lasciare i blaugrana. Con il Psg è in ballo l’argentino
Paredes o Arthur, pro e contro Juve: Pjanic è la contropartita

TORINO - Se questa è una storia fatta di sondaggi, contatti, proposte e controproposte, allora conviene mettersi seduti. E leggere, giorno dopo giorno, come si sta evolvendo il mercato della Juventus. Perché questa è una storia che potrebbe non terminare a breve. Per la prima volta, a bocce ferme, senza calcio giocato e senza che sia ne cessario apporre il prezzo del cartellino sulla collottola del diretto interessato, Miralem Pjanic non è più così blindato come prima. E’ vero, verranno tempi di magra e più che una cessione munifica sarà il caso di intavolare scambi senza sosta, però mai come in queste settimane c’è la sensazione che il club bianconero possa cedere uno dei suoi giocatori cardine, naturalmente al giusto prezzo. E barattarlo, appunto, con un centro campista eclettico, in grado di governare in regia e slanciarsi coraggiosamente negli spazi. Mastino difensivo e incursore audace, insomma un mediano totale, che sappia fare tutto e dia del tu al pallone. Vale a dire, Arthur Melo e Leandro Paredes.

Juve, Paratici e la trattativa per Arthur

Fabio Paratici è un maestro nel saper anticipare le mosse della concorrenza, soprattutto “annusando” quelle situazioni che potenzialmente rischiano di esplodere da un momento all’altro. Prendete il 23enne brasiliano del Barcellona: Arthur professa di essere tuttora un blaugrana convinto ed è plausibile che il suo faccione pubblicato sui quotidiani catalani con apposita didascalia con su scritto “la Juve lo sta trattando” gli abbia procurato un certo prurito. Al punto da ripetere quello che davvero lui pensa al momento: restare al Barça è una sua priorità. Che però può cambiare, soprattutto se è il club che gli paga lo stipendio (un ingaggio, peraltro, assolutamente all’altezza di parametri ed esigenze bianconere) ad agevolare un’ipotetica uscita, a fronte di un’entrata di lusso. Perché se Arthur era considerato al suo arrivo una sorta di clone da sgrezzare del sommo Andres Iniesta con tratti di Xavi, nel caso arrivasse a El Prat un certo Pjanic non si tratterebbe certamente di un ripiego di lusso. E il brasiliano, nel progetto di centrocampo giovane della Juventus futura, starebbe benissimo, di fianco al vero regista dei prossimi anni bianconeri: Rodrigo Bentancur.

La rivoluzione di Sarri: via Pjanic e Khedira

Paredes e Arthur rappresentano due facce della medesima urgenza nella mediana di Maurizio Sarri: svecchiare il reparto e dare una botta secca al monte ingaggi. Non è un’eresia, infatti, immaginare che a fine stagione potrebbero salutare sia Pjanic sia Sami Khedira, mentre sotto il profilo economico la Juventus risparmierebbe su due stipendi importanti. Per dire: sommati gli attuali emolumenti di Arthur e Bentancur si otterrebbe grosso modo la cifra che il bosniaco ricevette al momento della firma del suo primo contratto da bianconero nel 2016, cinque milioni e spiccioli. Nel frattempo i contatti con il Barcellona proseguono, anche se il brasiliano per ora nicchia. Al tempo stesso non si sono interrotti i rapporti con il Paris Saint-Germain: al di là della querelle Icardi, attenzione alle mosse juventine su Paredes. E contemporaneamente alla strategia del ds Leonardo: raccontano, all’ombra della Tour Eiffel, che il mercato del futuro sarà anche complesso, ma il Psg potrebbe cambiare pelle sul serio. Da Alex Sandro a Douglas Costa, occhio a incroci sempre possibili. L’ultimo calciatore coinvolgibile? Mattia De Sciglio, per il Barca e pure per i francesi.

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