© Marco Canoniero
TORINO - La Juventus si schermisce dietro al suo mantra a proposito dei mancati ritorni di Adrien Rabiot e Gonzalo Higuain: le convocazioni degli stranieri non hanno una scadenza, non è stato dato un ultimatum perché non c’è ancora una data di ripresa degli allenamenti collettivi né di inizio del campionato. Come dire, poco male se i due bianconeri non sono rientrati a Torino vista l’incertezza che ancora aleggia intorno alla stagione. La presa di posizione pubblica nasconde però un fastidio interiore: su 11 juventini che, con tempistiche diverse, hanno lasciato l’Italia, nove hanno risposto presente alla convocazione, soltanto Rabiot e Higuain hanno allungato il soggiorno all’estero. E’ vero che si allenano, il primo in Costa Azzurra, il secondo a Buenos Aires, è vero che sono in quotidiano contatto con la società, ma qualcosa sembra essersi rotto, come se il contagio avesse accelerato il malessere di entrambi.
Sirene inglesi
[...] Già, sua mamma Veronique, che gli fa da agente, non disdegna ammiccamenti e mantiene i contatti con la Premier League. In testa alla lista c’è l’Everton di Carlo Ancelotti: il tecnico italiano aveva già provato a prenderlo con insistenza nell’ultima sessione di mercato dopo averlo fatto debuttare in prima squadra ai tempi del Paris Saint Germain. Quest’estate potrebbe essere l’occasione giusta, anche perché la Juventus non trattiene nessuno. E la cessione di Rabiot, che ha un ingaggio di sette milioni netti più bonus, garantirebbe il risparmio sullo stipendio e una plusvalenza piena perché è arrivato a parametro zero. Ma anche il Manchester United starebbe pensando al centrocampista frabncese: l’ipotesi potrebbe essere quella di inserirlo nella trattativa per riportare a Torino Paul Pogba. Sta di fatto che parlare di un addio di Rabiot dopo neppure un anno alla Juventus evidenzia una certa irrequietezza del ragazzo, che non ha un brutto carattere, ma certo lo accompagna la fama di litigioso alla luce delle sue sfuriate non soltanto con il Psg ma anche con la Nazionale francese, dove aver rifiutato il ruolo di riserva.
Permesso argentino
Higuain, invece, è un caso a parte: l’attaccante avrebbe ottenuto dal club qualche giorno in più di permesso per i motivi personali (tra cui la malattia della mamma) che lo trattengono in Argentina.
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