TORINO - Il ragazzo scalpita, fors’anche di più rispetto ai compagni. Perché lui questa sosta forzata per la pandemia da Coronavirus l’ha patita sulla propria pelle. Paulo Dybala il Covid-19 l’ha preso in pieno, ma siccome non è abituato a buttarsi giù l’ha combattuto e alla fine se n’è liberato quasi con nonchalance, come fosse un’influenza qualsiasi. Non è stato così per lui, infiacchitosi non appena il virus s’è insinuato nel corpo, suo e quello di Oriana che non l’ha mai abbandonato. Insieme hanno detto basta e adesso, a una decina di giorni abbondanti dalla ripresa della stagione, la Joya è un fiume in piena. Non vede l’ora di tornare a giocare, fortificato dal ricordo della magia che avrebbe fatto venir giù lo Stadium l’8 marzo, non fosse stato per la chiusura forzosa dell’impianto. Dybala è tornato perfettamente in salute e gli allenamenti svolti alla Continassa hanno messo in luce la sua anima forte e coraggiosa. Paulo rimane sotto stretto controllo medico assieme a Daniele Rugani e Blaise Matuidi, gli altri compagni sui quali il Coronavirus ha voluto scatenarsi.