Van der Vaart ricorda: "Ronaldo furioso perché non aveva segnato". Ma le date non coincidono

L'ex calciatore olandese racconta la sua tripletta al Gijon e l'arrabbiatura di CR7, che però sarebbe arrivato al Real Madrid soltanto nel giugno successivo
LA CLAUSOLA CONTRO LE SCARPE ROSSE (RAFAEL VAN DER VAART-REAL BETIS) - Football Leaks ha scoperto una delle clausole contrattuali più curiose di questi ultimi anni. Quando nel 2015 l'ex Real Madrid e Tottenham Rafael van der Vaart ha firmato per il Betis, il club andaluso ha stabilito per contratto che l'olandese non avrebbe potuto giocare con le scarpe rosse (le sue preferite) a causa della rivalità cittadina con il Siviglia© EPA

TORINO – Protagonista di una chiacchierata su Zoom, ripresa dal Daily Mail, con Peter Crouch, suo ex compagno di squadra nel Tottenham, Rafael Van der Vaart ha ricordato un episodio che riguarda Cristiano Ronaldo, che ha giocato con l’ex calciatore olandese nel Real Madrid, tra il 2009 e il 2010: “Ho giocato con Cristiano Ronaldo – ricorda Van der Vaart – e una volta abbiamo vinto 6-0 in casa contro Gijon, io ho segnato una tripletta, ma lui non ha segnato e nello spogliatoio era così si è infuriato! Se fosse accaduto a me e te (riferito a Crouch, n.d.r.) ci saremmo andati a bere una birra insieme”. In realtà non è da escludere che l’olandese sovrapponga due episodi diversi, dal momento che la sua unica tripletta ufficiale con il Real Madrid l’ha firmata effettivamente in un 7-1 (non 6-0) contro lo Sporting Gijon il 24 settembre 2008, in Liga. All’epoca però Ronaldo ancora non era alle Merengues, che acquistarono l’attuale attaccante della Juve soltanto nel giugno 2009. Nel 2009-10, quindi, Van der Vaart e l'asso portoghese furono compagni di squadra nel Real.

L'avventura di Van der Vaart al Real Madrid

L'esperienza di Van der Vaart al Real Madrid, durata due anni, è stata agrodolce: "Avevano giocatori fantastici, ma non è scattato il click come squadra, come invece mi è accaduto al Tottenham dove eravamo una famiglia. Ho realizzato il mio sogno più grande, anche i bambini vogliono giocare per il Real Madrid e mia madre è spagnola. Quando arrivi lì, senti quanto è grande quel club. Ma non è facile, nemmeno per Ronaldo e Raúl. Se non segni gol per due partite consecutive vogliono venderti subito. La vita non lì è stata facile, ma è stata una bella esperienza".

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