ROMA - Allungare la difesa del Napoli. L'ordine di Maurizio Sarri alla Juventus è questo: la chiave tattica per i bianconeri è aprirsi un varco nella barricata napoletana costruita da Gattuso. Il Napoli, infatti, è abituato a difendersi basso, spesso con la quasi totali degli effettivi dietro la linea della palla e il 4-3-3 che si trasforma in un 4-1-4-1 nel quale Demme si piazza davanti ai quattro difensori, Callejon e Insigne arretrano e il solo Mertens resta leggermente più avanzato rispetto propria alla trequarti.
FATTORE K - E' una situazione che la Juventus conosce bene e che, qualche volta, ha sofferto: avversari chiusi e zero spazi. Ed è per questo che Sarri ha chiesto a Ronaldo di agire da centravanti, posizionandosi in mezzo all'attacco. E' lui che può allungare la difesa azzurra e aprire gli spazi. In alternativa c'è il talento di Dybala e Douglas Costa, in grado di saltare l'uomo e creare superiorità numerica. Poi ci sono gli inserimenti delle mezzali, quelli che Sarri cerca dall'inizio della stagione e finora ha trovato raramente. Per questo sarà decisivo Khedira, sia che inizi dal primo minuto sia che entri a partita in corso. Infilarsi negli spazi aperti dalle punte e tirare in porta è una sua specialità.
CONTROPIEDE NAPOLI - E il Napoli? Certamente non penserà solo a difendersi, ma cercherà di agire in contropiede. E i rischi per la Juventus non sono da sottovalutare. E' vero che, contro il Milan, i bianconeri hanno operato un pressing eccellente e non hanno lasciato ai rossoneri quasi nessuna occasione, ma le guizzanti punte del Napoli hanno fatto male a De LIgt e Bonocci anche a fine agosto, nella seconda giornata di campionato, quando la Juventus vinse, ma il Napoli segnò tre gol.