Sarri: "Toro insidioso. Ma Dybala e Ronaldo ora giocano più vicini"

Il tecnico della Juve: «A Genova ho visto cose ben fatte a livello di squadra, poi i singoli sono straordinari. Bernardeschi parte bene dall'inizio e Douglas è devastante nel finale. Alex Sandro vicino al recupero»
Sarri: "Toro insidioso. Ma Dybala e Ronaldo ora giocano più vicini"© Juventus FC via Getty Images

Buongiorno Sarri, a Genova c'è stata la sintesi di quello che ha sempre chiesto alla squadra? E' uunto di arrivo o di partenza?
«La nostra mente deve essere sempre rivolta al miglioramento, quindi sicuramente punto di partenza. La squadra ha posto i presupposti per vincere la partita e i singoli l'hanno risolta. Giusti affidarsi a entrambe le componenti».

La differenza di squadra danno favorita la Juventus, cosa dirà per tenere alta la tensione?
«E' un derby, non c'è logica. Affrontiamo una squadra stramontivata, per duemila motivi diversi è sempre più importante per il Torino che per la Juventus. Quando una squadra ha questo tipo di motivazioni, prepararla mentalmente per pareggiare il livello di motivazioni».

Chiellini? A che punto è? Quando è plausibile ipotizzare il ritorno?
«Al momento si sta ancora allenamento con i riatletizzatori. Le sue previsioni di rientro in gruppo, sembra che probabilmente a breve possa essere in gruppo, poi si deciderà. Subito dopo o qualche giorno dopo il derby rientra in gruppo».

Derby praticamente in campo neutro e al caldo: come condizioneranno questi fattori?
«Ho già risposto a questa domanda. Il pubblico può tirarti fuori spingendo la squadra in modo forte e adesso non c'è, ma un minimo di fattore campo rimane: lo spogliatoio, le abitudini... è un qualcosa che ai giocatori è utile, lo tranquillizza, fa tutto il suo repertorio prepartita nella maniera più normale. Sul caldo che dire? Quando si parla di questi argomenti bisogna sempre essere molto calmi e precisi: se parlo come parte del movimento calcistico dico che è un errore, se dico cosa ne penso come allenatore della Juventus, dico: c'è una partita alle 17 e si gioca alle 17, senza se e senza ma».

Bernardeschi sembra fare bene quando parte dall'inizio, mentre Douglas quando parte dalla panchina...
«E allora facciamo così (ride). Bernardeschi dal primo, poi Douglas! Scherzi a parte, Bernardeschi è in un momento ottimo sotto il profilo psicomentale. Douglas è un giocatore che sta bene che si meriterebbe di giocare dall'inizio, però quando le squadre vanno in stanchezza lui è un'arma letale, è per questo che decidiamo di farlo entrare dopo per questa ragione. Adesso ho un buon periodo di continuità, anche lui».

© RIPRODUZIONE RISERVATA



E' meglio il calendario della Juventus o della Lazio?
«E' un momento  difficile, un periodo della stagione in cui di solito non si gioca e invece si gioca ogni tre giorni. E' un momento in cui bisogna guardare alla singola partita, lo so che è un luogo comune, ma è così. Ogni gara ha un alto livello di pericolosità. Vediamo partita per partita»

Cosa fanno in allenamento Ronaldo e Dybala per ritrovare l'intesa?
«Stanno giocando più vicini, Paulo viene meno a prendere palla oltre il centrocampo e Ronaldo si accentra di più. Così possono giocare più vicini, scambiare meglio. Credo sia quello più che un'intesa trovata. E in allenamento li faccio esercitare perché stiano più vicini».

Come sta Alex Sandro?
«Alex Sandro recupera piuttosto bene, ieri ha fatto un quarto d'ora con noi di parte tattica, senza contrasti. Spero che nella prossima settimana partecipi a qualche partitella, però mi sembra stia uscendo molto bene da un infortunio che poteva essere molto più serio».

Come vanno Matuidi e Danilo a sinistro?
«Danilo è un esterno di ruolo, ha solo difficoltà di piede, mentre Matuidi è un sinistro di piede, ma non è esterno di ruolo. Ognuno con le proprie caratteristiche sta dando il massimo, dobbiamo ringraziarli ed esser fiduciosi».

Centrocampo si può ruotare di più?
«Questo bisogna valutarlo partita dopo partita, Dopo una lunga inattività all'inizio non c'è bisogno di grandi rotazione, dopo un po' arriverà il momento del riposo. Dopo due mesi e mezzo di inattività, non avendo un precampionato normale, i giocatori hanno bisogno di giocare e non di riposare. Dai dati che abbiamo a disposizione non abbiamo avuto grandi segnali di stanchezza, poi arriverà anche il momento delle rotazioni.

Buffon giocherà?
«Buffon: vediamo a fine allenamento, facciamo la riunione di tutto lo staff e poi andiamo a decidere, Buffon è sempre preso in considerazione, ha giocato una quindicina di partita. Sta benissimo, è una valutazione che facciamo in tutte le partite. E' ancora un portiere estremamente forte, in allenamento gli ho visto fare cose impensabili per uno della sua età. Lo teniamo sempre in considerazione, è un grande come portiere e come uomo».

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Buongiorno Sarri, a Genova c'è stata la sintesi di quello che ha sempre chiesto alla squadra? E' uunto di arrivo o di partenza?
«La nostra mente deve essere sempre rivolta al miglioramento, quindi sicuramente punto di partenza. La squadra ha posto i presupposti per vincere la partita e i singoli l'hanno risolta. Giusti affidarsi a entrambe le componenti».

La differenza di squadra danno favorita la Juventus, cosa dirà per tenere alta la tensione?
«E' un derby, non c'è logica. Affrontiamo una squadra stramontivata, per duemila motivi diversi è sempre più importante per il Torino che per la Juventus. Quando una squadra ha questo tipo di motivazioni, prepararla mentalmente per pareggiare il livello di motivazioni».

Chiellini? A che punto è? Quando è plausibile ipotizzare il ritorno?
«Al momento si sta ancora allenamento con i riatletizzatori. Le sue previsioni di rientro in gruppo, sembra che probabilmente a breve possa essere in gruppo, poi si deciderà. Subito dopo o qualche giorno dopo il derby rientra in gruppo».

Derby praticamente in campo neutro e al caldo: come condizioneranno questi fattori?
«Ho già risposto a questa domanda. Il pubblico può tirarti fuori spingendo la squadra in modo forte e adesso non c'è, ma un minimo di fattore campo rimane: lo spogliatoio, le abitudini... è un qualcosa che ai giocatori è utile, lo tranquillizza, fa tutto il suo repertorio prepartita nella maniera più normale. Sul caldo che dire? Quando si parla di questi argomenti bisogna sempre essere molto calmi e precisi: se parlo come parte del movimento calcistico dico che è un errore, se dico cosa ne penso come allenatore della Juventus, dico: c'è una partita alle 17 e si gioca alle 17, senza se e senza ma».

Bernardeschi sembra fare bene quando parte dall'inizio, mentre Douglas quando parte dalla panchina...
«E allora facciamo così (ride). Bernardeschi dal primo, poi Douglas! Scherzi a parte, Bernardeschi è in un momento ottimo sotto il profilo psicomentale. Douglas è un giocatore che sta bene che si meriterebbe di giocare dall'inizio, però quando le squadre vanno in stanchezza lui è un'arma letale, è per questo che decidiamo di farlo entrare dopo per questa ragione. Adesso ho un buon periodo di continuità, anche lui».

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