Milan-Juve, serve un Rugani da 8: ecco perché

Sarri perde aggressività e impostazione senza De Ligt, ma i bianconeri hanno vinto tutte le 7 partite giocate dall’azzurro
Milan-Juve, serve un Rugani da 8: ecco perché© Juventus FC via Getty Images

Tocca un compito ingrato, a Daniele Rugani. Sostituire il Matthijs De Ligt dell’ultimo periodo, come dovrà fare lui domani sera a San Siro contro il Milan per la squalifica dell’olandese, sarebbe dura per chiunque. D’altra parte, ogni calciatore - ma vale per qualsiasi sport - gioca per il gusto della sfida, per dimostrare il proprio valore: e più difficile e importante è l’impegno, più soddisfa quella voglia. E di voglia di dimostrare il proprio valore Rugani ne ha probabilmente in abbondanza. L’ha accumulata in anni di anticamera alle spalle di Barzagli, Bonucci e Chiellini, anni che avrebbero dovuto prepararlo a diventarne uno degli eredi, salvo vedersi superare nel giro di un’estate da De Ligt e Demiral. Rispettivamente 20 anni e 22, loro non hanno bisogno di eredi. Sono quel che sembrava dover essere Rugani: il futuro della difesa bianconera. Tanto che il nome del venticinquenne di Lucca compare alla voce possibili contropartite tecniche in tutte le trattative a cui Fabio Paratici sta lavorando, da Arkadiusz Milik a Federico Chiesa passando per Nicolò Zaniolo.

Il futuro, però, deve arrivare e il mercato anche. Ora conta il presente e il presente della difesa di Sarri domani contro il Milan è anche Rugani. E se è vero che Paratici è pronto a utilizzare il suo cartellino in sede di trattativa, è altrettanto vero che un anno fa aveva prolungato fino al 2024 il suo contratto, già rinnovato pochi mesi prima fino al 2023, a circa 3 milioni netti a stagione. E lo aveva fatto proprio per situazioni come quella di domani sera: per avere un difensore centrale di alto livello anche in caso di emergenza. L’importante sarà vedere un Rugani da 8 vittorie su 8 partite giocate. Già, perché con lui in campo la Juventus ne ha vinte 7 su 7: non è De Ligt, ma se è a Torino da cinque anni c’è un motivo

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