Juve, Sarri cita Guardiola: "L'Atalanta è come il dentista"

Il tecnico bianconero: "Da questa sfida ne puoi uscire bene ma un po' di male lo senti. Dobbiamo andare oltre il ko con il Milan, voglio vedere ordine"
Juve, Sarri cita Guardiola: "L'Atalanta è come il dentista"© Juventus FC via Getty Images

Tre giorni dopo la sconfitta di San Siro contro il Milan, ecco Juventus-Atalanta. Domani sera allo Stadium passa un altro pezzo di scudetto per i bianconeri: «Se sarà una partita decisiva per lo scudetto? E' una fase importante, l'Atalanta va considerata una realtà dai numeri di grandissimo livello durante tutta la stagione, soprattutto in trasferta. E' un avversario durissimo, ma ormai lo è da diverso tempo per tutti. La più bella definizione la diede Guardiola: è come andare dal dentista, ne puoi uscire anche bene ma il male lo senti».

Champions League

«I sorteggi? No, lasciamo perdere, non mi interessa, l'obiettivo è finire il campionato, poi c'è il Lione. E' lontano dai nostri pensieri, non dobbiamo perderci neanche la minima energia».

Dybala

«Paulo è un talento assoluto, questo nessuno lo mette in discussione. Se mi chiedi se avessimo perso lo stesso a San Siro con lui in campo, visto il black out totale che abbiamo avuto nell'arco di dieci minuti penso di sì».

Douglas Costa

«Se giocherà titolare? E' un calciatore importante, può fare la differenza in certi momenti della partita. C'è stato un periodo in cui senza Higuain avevamo pochissime soluzioni alternative e in quel momento Douglas era troppo importante averlo in panchina per poter cambiare le partite».

L'Atalanta

«E ' una squadra aggressiva, viene a prenderti nella costruzione dell'azione, ha ripartenze di grandissimo livello: il rischio tattico è insito nella partita. A livello fisico ha accelerazioni importanti, è un avversario difficile sotto tutti i punti di vista. Comunque tutte le squadre hanno qualcosa in meno rispetto ai momenti migliori della stagione. Loro hanno una forte capacità di strappo e questo va tenuto in considerazione».

La Juve ideale

«Avere continuità sarebbe un aspetto importante, in questo momento particolare in cui quasi tutte hanno difficoltà ad essere continue nel rendimento per 90 minuti e le partite subiscono sbalzi improvvisi da un momento all'altro. Mi piacerebbe vedere ordine, nei momenti in cui rischi di perdere di mano la partita (e questo succede a tutte le squadre), l'ordine diventa determinante».

Il dopo Milan

«E' un discorso di priorità: se la partita si fosse giocata nella prima parte della stagione, saremmo andati alla ricerca delle cause del blackout. Ma siccome è successo nella fase finale e ora come non ci sono tempi lunghi, la priorità è fare in modo che la sconfitta incida in maniera negativa il prima possibile. Guardando immediatamente avanti e non indietro».

L'andata

«All'andata l'Atalanta giocò 55 minuti a ritmo infernale, poi probabilmente nel finale non è stata più in grado di sostenere quel ritmo. Ma ora il momento è diverso, penso che verrà fuori una partita differente. L'Atalanta non ebbe un blocco repentino, quindi non penso che domani non sarà una partita sostenuta su quei ritmi. E noi non possiamo fare affidamento su un loro eventuale calo».

La condizione

«Dire che attualmente la Juve abbia la panchina lunga è un luogo comune, anzi ultimamente è abbastanza corta. I numeri della partita di Milano a livello fisico sono i migliori del post sosta, sia nella qualità sia nella quantità della corsa per quanto riguarda i metri in accelerazione. Quindi… E' che siamo rimasti paralizzati in area di rigore. Non c'è un problema fisico. I ricambi? Abbiamo qualche giocatore acciaccato, vediamo l'allenamento di oggi».

Chiellini e Alex Sandro

«Sono situazioni diverse: Alex Sandro ha avuto uno stop di 10 giorni per infortunio, quindi ha fatto un rientro in gruppo molto più veloce. Giorgio purtroppo ha avuto un percorso diverso, dopo mesi di rieducazione è rimasto fermo per due mesi in casa e perciò ha avuto delle problematiche nel momento della ripresa. Negli ultimi 11 mesi si è allenato pochissimo in gruppo e quindo il suo recupero è stato leggermente più lungo per forza di cose».

Pipita

«Come sta Higuain dopo quella reazione in seguito alla sostituzione contro il Milan? Non ci ho fatto neanche caso, non mi sembra si sia arrabbiato per il cambio. Era convinto di poter fare 55-60 minuti, ne ha giocati anche qualcuno in più, la sua sostituzione è stata logica. Sta meglio, ha fatto una partita di livello dignitoso: soprattutto nel primo tempo ci ha aiutato nelle uscite dalla nostra metà campo. Non è al massimo della condizione, è chiaro, ma rispetto a un paio di settimane fa è in crescita».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video