Sarri: “Il Sassuolo somiglia all’Atalanta. Voglio motivazione e determinazione”

Il tecnico della Juve: “Dobbiamo pareggiare il loro entusiasmo. Questo scudetto non è scontato, anzi per conquistarlo bisognerà ancora lottare, soffrire e combattere”
Sarri: “Il Sassuolo somiglia all’Atalanta. Voglio motivazione e determinazione”© Juventus FC via Getty Images

TORINO - A Reggio Emilia per provare ad accorciare ulteriormente le distanze che separano la Juventus dal nono scudetto consecutivo. L'obiettivo è tutt'altro che banale e Maurizio Sarri spiega così il momento vissuto dalla squadra: «Il Sassuolo ha entusiasmo, ma al di là di questo domani può pesare il fatto che sia una delle squadre che hanno seguito la strada dell'Atalanta. Ha dato continuità al progetto, ha qualità, ha un allenatore di alto livello e lo incrociamo in un momento positivo. E' una squadra che ha una pericolosità offensiva fuori dal normale. Ma anche noi abbiamo entusiasmo, ci stiamo giocando obiettivi importanti e quindi dobbiamo pareggiare il loro entusiasmo, ma anche la loro motivazione e determinazione. Le differenze con l'Atalanta? Loro durante il percorso sono un po' cambiati, nell'ultimo anno sono diventati molto più offensivi, nonché aggressivi in fase difensiva e poi fisicamente stanno bene. Il Sassuolo ti può mettere in difficoltà perché ha una propensione al palleggio fuori dal normale. E' una difficoltà che verrà fuori anche domani, loro non si fanno remore a giocare contro le grandi squadre e ad andare avanti sul loro percorso. Terremo conto di tutto, sarà una partita in cui a tratti dovremo soffrire. Dobbiamo prevederlo e farci trovare pronti».



DE ZERBI - «Se lo invidio perché non ha la pressione del dover vincere? Ognuno fa il suo calcio in base ai giocatori a disposizione. Lui secondo me è un allenatore che ha dato una precisa impronta alle proprie squadre, ha idee e cerca di applicarle. Tra i tecnici giovani è sicuramente fra i più interessanti. Se mi assomiglia? Non lo so, gli allenatori sono frutto delle proprie esperienze, non penso che qualcuno di noi si ispiri totalmente ad altri allenatori. Avrà preso qualcosa, ma il 99% l'ha tirato fuori dalle sue esperienze».



CRITICA ANTI JUVE - «Questo scudetto non è scontato, anzi per conquistarlo bisognerà ancora lottare, soffrire e combattere. Sappiamo che è tutto in mano a noi stessi, con 11 punti in 6 partite raggiungeremmo l'obiettivo e lo sappiamo. Non penso ci sia qualcuno così superficiale da dare lo scudetto per scontato, nello sport è qualcosa che non esiste. Io, poi, cerco di estraniarmi da tutti. Non frequento e non frequenterò mai i social per scelta di vita. E mi sembra che la gente per strada ci dia appoggio e affetto».



DEMIRAL E CHIELLINI - «Demiral è reduce da un'operazione al crociato, ora sta bene. Non l'ho visto in grandissima difficoltà, è rientrato ieri l'altro, diamogli un po' di giorni per allenarsi e tornare a un minimo di condizione. La sensazione è che sia guarito, ora bisogna renderlo efficiente a certi livelli. Chiellini è uno dei grandi rimpianti della nostra stagione. Farne a meno per tanti mesi è stato pesante e questa cosa è stata poco sottolineata durante la stagione. Giorgio può essere trascinante, è stato costretto a un lungo stop per l'infortunio al ginocchio e quando ha ripreso s'è dovuto fermare di nuovo per il lockdown. I tempi si sono allungati. Da cinque giorni si sta allenando con la squadra, lo vedo in crescita, ci darà grande apporto. Adesso non ha 90 minuti, però sta indubbiamente crescendo».



POCHI GOL DAL CENTROCAMPO - «Io dico che la squadra ha segnato 17 gol in 6 partite, non vedo un problema a livello realizzativo. Certo, sappiamo benissimo che il giocatore che potenzialmente ha più gol è Ramsey, ma questo dipende dalle caratteristiche individuali. Poi abbiamo una serie di giocatori in crescita e che in futuro ci possono dare qualche gol in più. Mi riferisco soprattutto a Bentancur e Rabiot».

LE SCELTE - «Pjanic l'ho escluso a Milano per precauzione, non aveva un grandissimo problema, solo un affaticamento all'adduttore che il giorno dopo s'è risolto non giocando. E ha svolto un normale allenamento. Bonucci ha avuto un problema a un piede, vediamo oggi se la situazione migliorerà e se sarà il caso di farlo giocare o tenerlo a riposo».



PROBLEMA GOL SUBITI - «Questa è una stagione particolare per tutti. Storicamente credo che raramente si siano registrati così tanti gol, vuol dire che tutti hanno dei problemi nel trovare una certa solidità. Non prendo in considerazione i gol subiti a Milano dopo quel blackout, mentre contro l'Atalanta devi mettere in preventivo di subire. Giocando dopo uno stop così lungo, con poca preparazione e in pieno luglio, la difficoltà di restare corte e compatte per tutte le squadre è raddoppiata. E questo lo si paga subendo di più rispetto al normale. Ora come ora restare ordinati in certi momenti della partita è una delle qualità che possono premiare».



IL TURNOVER - «E' un momento in cui bisogna fare pochi calcoli, a parte gli 11 punti da conquistare nelle prossime sei partite. Al resto penseremo dopo. Ci sono stati alcuni ragazzi che hanno riposato per squalifica, domani sarà la stessa cosa, Alex Sandro ha saltato 3-4 partite per infortunio… Qualcosa sta cominciando a muoversi e spero che a breve saremo in grado di fare maggiori rotazioni».

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