Udinese-Juve, Sarri: "Critiche? Starò sui c... a qualcuno"

Il tecnico bianconero: "Per lo Scudetto mancano 4 punti, essere vicini non conta nulla. Rabiot sta tirando fuori le sue qualità, Rugani meritava di giocare molto di più, colpa mia se non l'ha fatto. Pjanic lavora sulla forza, Demiral sulla condizione fisica"
Udinese-Juve, Sarri: "Critiche? Starò sui c... a qualcuno"© Juventus FC via Getty Images

TORINO - E' la vigilia di Udinese-Juventus, ecco come Maurizio Sarri presenta la partita in conferenza stampa. I bianconeri sono a un passo dal nono scudetto consecutivo: «E' vero, ci siamo vicini, ma io faccio sport. E nello sport la parola “vicino” non significa nulla. Ci mancano quattro punti, ora come ora fare punti è durissima per tutti, è faticoso. Quindi dobbiamo rimanere con la testa sulle singole partite, i punti sono lì. Pensiamo all'Udinese, poi c'è la Sampdoria e stop. Il resto viene di conseguenza. Bisogna rimanere sul pezzo, perché essere vicini a un obiettivo non vuol dire nulla. Bisogna continuare nella consapevolezza che in questo momento è dura per tutti».

Sarri su Dybala e Ronaldo

«Noi siamo una squadra forte, ma che ha ancora margini di miglioramento. La difficoltà nella convivenza tra due giocatori di così alto livello, sinceramente, faccio fatica a vederla. Ci può essere un momento in cui non copriamo benissimo l'area di rigore, ma la forza individuale dei singoli compensa tutto. Hanno fatto 51 gol in due, parliamo di una coppia di livello mondiale assoluto. Se Ronaldo può giocarle tutte? Io gli ho parlato dieci minuti fa, mi ha detto che si sente benissimo. Lui ha una grandissima capacità di recupero, fa parte del suo dna. Si proietta subito sull'obiettivo successivo a livello sia fisico sia mentale: è una qualità non comune. Se uno vive di motivazioni così forti, va oltre la fatica in una modo estremamente naturale. Cristiano è un fuoriclasse nella testa e nei piedi».

Sarri sull'Udinese e gli infortunati

«L'Udinese è una squadra fisica e al momento sta pure abbastanza bene. Nelle ultime 4-5 partite ha fatto sempre buone prestazioni e dà anche la sensazione di arrivare a fine partita piuttosto bene a differenza di tante altre squadre. Sarà difficile affrontarli, ma questa è una fase della stagione in cui è dura per tutti giocare contro tutti. Dovremo essere molto attenti nella preparazione della partita, per quanto si possa farlo visti i limiti temporali. Gli infortunati? Higuain ieri era ancora in mano ai dottori, come Chiellini. Demiral sta piuttosto bene, ora va solo riportato a una piena efficienza fisica. Lui deve stare estremamente bene per poter rendere al meglio, ora sta svolgendo un lavoro individuale per portarlo a una piena efficienza fisica».

Juve verso la Champions

«E' qualcosa che mi interessa poco, faremo le nostre valutazioni. In Europa ci sono state situazioni occasionali, il campionato tedesco è finito prima, il Manchester City aveva una situazione di classifica per cui non poteva fare più niente. Per noi è diverso, i nostri pensieri devono essere rivolti esclusivamente al campionato».

Sarri e le critiche

«Perché mi criticano? Probabilmente sto sui coglioni a qualcuno. Non lo so, mi interessa relativamente, quelle dei giornalisti sono opinioni. E' una materia in cui io penso di saperne di più. Può darsi che mi sbagli, ma fammi essere presuntuoso. Io conosco le difficoltà da affrontare giorno dopo giorno e penso di avere tutti i dati a disposizione per saperne di più di chi esprime un'opinione, che ritengo legittima ma che mi interessa fino a un certo punto».

Sarri e Rugani per Bonucci

«La responsabilità è la mia se Rugani ha giocato così poco. Sulle critiche alle sue prestazioni non sono d'accordo, fino al 60' a Milano aveva fatto bene come tutti i compagni, poi è rimasto coinvolto in un crollo della squadra. L'esperienza e la personalità di Bonucci sono estremamente importanti, ma non è la prima volta che lo dico: Rugani molto probabilmente meritava di giocare molto di più».

Sarri su Rabiot

«La crescita di Rabiot è dipesa dall'evoluzione naturale della situazione. E' un giocatore forte, ha strappi non comuni, che ho visto in pochi altri calciatori. Ha un carattere abbastanza chiuso, che ha cambiato squadra, calcio, ci ha messo un mese a capire la diversità delle varie situazioni. E ora sta venendo fuori, il suo è un percorso che abbiamo visto fare a tanti stranieri di livello in Italia. Sta tirando fuori le sue qualità, sta giocando anche con un bel livello di personalità: prende iniziative e dà una sensazione di sicurezza e tranquillità in campo».

Sarri su Pjanic

«E' stato fuori per due partite in cui abbiamo fatto una scelta dipesa dalle caratteristiche dell'avversario. Abbiamo giocato contro squadre fisiche e solide. Ma dopo il lockdown, Miro ha giocato quasi tutte le partite. Sta bene, ieri ha fatto un programma individualizzato sulla forza».

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