Zaniolo, operazione Juve: la strategia di Paratici

Dai rimbrotti pubblici di Fonseca alle polemiche sulla sigaretta: certe situazioni possono aiutare i bianconeri

TORINO - Fin troppo facile ironizzare: da quando l’ha visto fumare, pizzicato in un video girato in un locale romano, Maurizio Sarri ha capito che Nicolò Zaniolo è perfetto... Tornando un po’ più seri, tuttavia, non si sbaglia di tanto se si considera il “caso sigaretta” - più o meno così è stato montato nella Capitale, come un piccolo assist per i bianconeri. Nel senso che si tratta di un nuovo mezzo (stucchevole, vogliamo dirlo?) polverone che ha come protagonista il giovane talento giallorosso.

Un nuovo mezzo polverone (più... fumo che arrosto) il quale giunge a pochi giorni di distanza da un’altra situazione nella quale Zaniolo è finito suo malgrado coinvolto. Vale a dire la reprimenda pubblica di Fonseca nei suoi confronti a metà luglio, dopo il successo giallorosso contro il Verona. Una attacco plateale che aveva stupito. Perché Zaniolo, già in campo e nel tunnel che porta agli spogliatoi, era stato ripreso da Mancini che gli aveva imputato di non rincorrere l’avversario di turno. Poi indirettamente da Veretout ai microfoni di Sky al quale è seguita la stoccata di Fonseca: «Nicolò deve pensare che deve giocare per la squadra, il suo atteggiamento stavolta non mi è piaciuto».

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