Cristiano Ronaldo e Sarri, patto dei 40 gol: la Juve punta Lisbona

I bianconeri hanno l’obbligo di eliminare il Lione in attesa delle sfide secche, quelle in cui CR7 non ha rivali: a Cristiano mancano cinque centri per quota quaranta
Cristiano Ronaldo e Sarri, patto dei 40 gol: la Juve punta Lisbona

Avessero avuto tutti la sua voglia di gol, ammirata anche a Cagliari nonostante fosse una partita totalmente inutile ai fini dello scudetto, forse il rendimento complessivo della Juventus sarebbe stato diverso e le malelingue sarebbero andate a farsi benedire. Dicono: la squadra non ne ha più, è svuotata, Maurizio Sarri rischia, eccetera eccetera. Di sicuro il buon Cristiano Ronaldo non ha mai smesso di lavorare per il bene suo e del collettivo di cui rappresenta la stella polare da un biennio. E ora che l’incrocio europeo con il Lione s’avvicina sempre più - mancano tre giorni - l’adrenalina sale, la tensione pure, ma forse converrebbe semplicemente voltare pagina e lasciarsi trascinare dall’inguaribile ottimismo di un tale che ha vinto cinque Champions League e brama la sesta come fosse la prima.

Un uomo che ha già in testa nuovi traguardi, uno dei quali rimanda all’avvento torinese di Sarri. «Voglio fargli segnare più di 40 gol in questa stagione», risuona l’eco nel vuoto della Torino d’agosto. Ecco, a Cristiano mancano cinque reti e non sembra una missione impossibile realizzarle sia per chi appena sente la musichetta dell’ex Coppa dei Campioni si scatena negli scontri ad eliminazione diretta (65 gol contro i 41 di Leo Messi), sia per chi da un anno lavora per mettere CR7 in condizione di segnare in abbondanza. Come Eden Hazard al Chelsea (21 reti), Dries Mertens (67) e Gonzalo Higuain (38) a Napoli.

Per Ronaldo, che curiosamente in questa edizione della Champions ha concretizzato meno di Paulo Dybala (due gol contro tre), la sfida con il Lione non avrà il pathos della rimonta sull’Atletico Madrid, però quella tripletta è ricordo che colora l’attesa e spalma fiducia nella tifoseria juventina a caccia di un successo ampio e convincente. La tripletta in faccia a Diego Simeone è esempio che non si cancella, concedere il bis contro l’ex violinista Rudi Garcia scatenerebbe un entusiasmo debordante con vista su Lisbona.

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