Szczesny, garanzia Juve. E sta lavorando sul suo punto debole...

Il polacco ha la percentuale di parate più alta in Serie A: sarà fondamentale anche in Champions
Szczesny© Marco Canoniero

TORINO - Incassato il premio di miglior portiere della serie A, Wojciech Szczesny guarda a un altro titolo, quello di migliore della Champions perché significherebbe continuare il cammino europeo. Del resto il polacco a dicembre scherzava sui numeri uno. «Il miglior portiere del mondo sono io: quando ero alla Roma Alisson, che ora è considerato il più forte, era il mio secondo, adesso Buffon, sicuramente il migliore della storia, è il mio sostituto». Battute a parte, Szczesny sembra sottovalutato - soprattutto a livello internazionale - rispetto al valore mostrato in questi tre anni di Juventus.

Sicurezza

Il suo è stato un crescendo di annata in annata, passando dal ruolo di secondo di Super Gigi a quello di titolare e, dopo il ritorno di Buffon dal Psg, è stato stimolato a fare ancora meglio nell’ultima stagione, senza mai subire la pressione di una presenza così ingombrante accanto, anzi tra i portieri della Juventus (da inserire anche il terzo, Carlo Pinsoglio) il clima è di reale amicizia e stima reciproca, grazie anche alla chiarezza di dirigenti e staff tecnico sulle gerarchie. Szczesny è stato superlativo contro Sassuolo, Lazio e Sampdoria, forse nel momento più difficile del campionato, efficace e continuo nelle prestazioni, capace di dare sicurezza al reparto e a tutta la squadra. Considerazioni che trovano conferme nei dati: secondo una statistica di Opta, tra i portieri con almeno 20 presenze in serie A, il portiere polacco è quello che vanta la percentuale di parate più alta, il 74.4% anche se la Juventus ha chiuso l’annata con più reti subite del solito, delle quali Szczesny è esente da colpe. Una percentuale che si è abbassata, anche se di poco, rispetto a inizio luglio quando il numero 1 bianconero era arrivato addirittura all’80 per cento di parate, ulteriore prova di quanto sia stato anche lui decisivo nella conquista del nono scudetto consecutivo.

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Miglioramenti

Il numero 1 bianconero ha lavorato negli ultimi tempi molto su quello che è un po’ il suo tallone d’Achille, ovvero le uscite, in particolare quelle alte, cercando di migliorarsi e dimostrando che, a 30 anni, è decisamente più padrone dell’area rispetto a prima, grazie anche alla fiducia nei propri mezzi acquisita in queste stagioni. Nel gioco con i piedi, invece, Szczesny, pur non raggiungendo le vette d’eccellenza dei due mostri nel fondamentale Neuer e ter Stegen, è un portiere di sicura affidabilità, indispensabile nel gioco di Maurizio Sarri, capace di fraseggiare nel corto così come di lanciare lungo con precisione, alternando quasi indifferentemente destro e sinistro. [...]

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