Juventus, Sarri più out che in. Agnelli: "Ci prendiamo qualche giorno"

Girano voci su Inzaghi e Mancini, ma il sogno è Zidane e occhio a Pirlo. Agnelli: "Stagione agrodolce. Mi tengo stretta la dirigenza, sul resto faremo una profonda riflessione"
Juventus, Sarri più out che in. Agnelli: "Ci prendiamo qualche giorno"© ANSA

TORINO - Maurizio Sarri è più fuori che dentro il progetto della Juventus della prossima stagione. La sensazione, forte, è che le parole di Andrea Agnelli di ieri sera siano un ringraziamento sincero, garbato, ma definitivo. «E' stata una stagione agrodolce, abbiamo vinto bene in Italia, è stato magnifico. E credo che la pagina di calcio che ha scritto Maurizio Sarri sia una pagina straordinaria, partito dal punto più basso è arrivato a vincere lo scudetto. Dopodiché, in Champions League il percorso è deludente per noi, per i giocatori e per i tifosi, perché, come ho detto da qualche anno a questa parte, se prima avevano un sogno, adesso è un obiettivo. La doppia gara con il Lione ci lascia delusione, anche per come era finita l'andata, ci prendiamo qualche giorno per riflettere e fare valutazioni in modo da riuscire ripartire con rinnovato entusiasmo nella prossima stagione. Il bilancio di una stagione sportiva si fa con il mister, con lo staff, con i preparatori, non ci si può focalizzare solo sull'obiettivo mancato, ma anche su quello raggiunto. Dopodiché dobbiamo fare valutazioni. Abbiamo il migliore giocatore della Champions League, come ha dimostrato questa sera, dobbiamo ripartire con rinnovato entusiasmo, senza dare per scontato ciò che accade in Italia, perché gli scudetti non si vincono per inerzia, e ogni volta tutti iniziano a zero punti». E a questo punto? Da domani la dirigenza bianconera sarà impegnata in un confronto serrato, verranno valutati tutti gli aspetti, saranno chiamati a rispondere non solo Sarri, ma anche il suo staff, si faranno riflessioni anche sulla rosa che lo stesso Agnelli sottolinea come sia «una delle più vecchie d'Europa».

I CANDIDATI - Girano nomi, ipotesi, suggestioni, ma nessuno è retto da un riscontro oggettivo. I nomi tuttavia sono Simone Inzaghi (che deve però liberarsi dalla Lazio) e Roberto Mancini (che ha lo stesso problema con la Nazionale che affronterà Europeo e Mondiale nel giro di 18 mesi), ma il sogno resta Zinedine Zidane, eliminato ieri a da Guardiola e, pure lui, non facile da strappare al Real . Oppure, la soluzione, clamorosa e coraggiosa, è Andrea Pirlo, presentato direttamente da Andrea Agnelli, per una questione di amicizia, di stima e chissà. Sarebbe lo Zidane fatto in casa, l'uomo a cui affidare un progetto nuovo, magari fondato su un nutrito gruppo di giovani. E' un'idea che affascina, forse solo un'idea. Da oggi inizierà un periodo intenso per la Juventus, intesa come gruppo dirigente, la squadra va in vacanza, con la benedizione di Sarri che ha spiegato così la partita.

IL MERCATO - E il mercato? Agnelli non risponde, come è sua abitudine: «Chiedete all'area tecnica, posso solo dire che arriveranno giocatori da Juventus. E non dimentichiamo che abbiamo vinto il nono scudetto consecutivo. E dico nono, si fa quasi fatica a dirlo».

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