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TORINO - Juventino prima ancora di esserlo ufficialmente. Luis Suarez sta dimostrando nei fatti di aver capito - e fatto suo - uno dei principali motti del club: quel "fino alla fine" tanto caro a società, tifosi e giocatori. Il 33enne bomber uruguaiano è un guerriero in campo, ma è determinatissimo anche fuori. Per il dopo Barcellona, con cui ha già l’intesa per liberarsi praticamente da svincolato (la Juventus riconoscerà dei bonus ai blaugrana, come il Siviglia per Rakitic), il Pistolero ha in testa soltanto i campioni d’Italia. E' così dal primo momento, cioè da quando nelle scorse settimane ha telefonato a Pavel Nedved.
La corsa a ostacoli per ottenere il passaporto comunitario sta rafforzando ulteriormente il feeling tra Suarez e quella che, salvo complicazioni burocratiche, sarà la sua nuova squadra. I contatti sono quotidiani e il rapporto è sempre più solido. Luis, una volta compresa la maratona per diventare comunitario, avrebbe anche potuto ringraziare i dirigenti bianconeri per l’interesse facendo, però, un passo indietro. Già, perché seppur il Barcellona gli abbia indicato la porta, Suarez ha ancora un ricco contratto fino al 2021.
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