Juventus: Aouar, Pogba e gli acquisti congelati

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Juventus: Aouar, Pogba e gli acquisti congelati

Care amiche e cari amici di Tuttosport, 
«Aouar a che punto è? Ci sono novità su Pogba? E Chiesa? E...». Tutti nel freezer, comodamente surgelati e, nel caso, pronti a essere scongelati. Dal reparto fresco al banco frigo, in fondo sempre mercato è, solo super... 
Ora uscendo, ma neanche troppo, dalla metafora, il concetto è che la Juventus non ha liquidità per condurre la campagna acquisti. Come, peraltro, una buona parte dei club europei che stanno muovendosi circospetti nei corridoi del mercato, alla ricerca di prestiti o di scambi. Pochissime eccezioni finora e tutte dovute a situazioni molto particolari, come il Chelsea che si è scatenato dopo due campagna acquisti bloccate dalla Uefa e durante le quali non aveva speso e, viceversa, incassato parecchio.
La Juventus ha pochissima liquidità da spendere, non ha intenzione di aumentare il debito per fare acquisti e, soprattutto, deve tenere sotto rigido controllo il monte ingaggi, cercando anche di ringiovanire la rosa.

AOUAR, TUTTI LO VOGLIONO...

Houssem Aouar è uno dei più promettenti centrocampisti europei, lo ha mostrato anche contro la Juventus nelle due partite di Champions League e costa una cifra fra i 60 e i 70 milioni di euro, come più volte chiarito dal vulcanico e geniale presidente Aulas, uno che di solito non regala i suoi giocatori. Aouar interessa alla Juventus? , certamente, come tutti i talenti della sua età. La Juventus ha trattato Aouar? Sì è informata, ha segnalato il proprio interesse, ha stabilito contatti con l'entourage del giocatore: tutte azioni che, per Paratici, sono comportamenti standard quando si mette in evidenza un potenziale fenomeno. Ma poi si è fermata lì, davanti alla montagna di euro chiesti da Aulas e all'impossibilità di organizzare uno scambio (nella rosa della Juventus non ci sono molti giocatori interessati a trasferirsi al Lione, molti guadagnano troppo per il Lione, alcuni non sono profili a cui il Lione si può appassionare). Acquisto tramontato definitivamente quindi? No, acquisto congelato, nella speranza che nessun altro club europeo (sono tanti a seguire Aouar) riesca a chiudere l'operazione. Una speranza concreta, perché in questo momento è difficile trovare club con 60 milioni da investire su un centrocampista ventiduenne. Forse il Bayern, ma non si sta muovendo. Forse le big inglesi, ma anche da quelle parti tira una brutta aria nelle casse. Certamente non il Barcellona, alle prese con la più grave crisi finanziaria della sua storia. Forse neppure il Real che sta cercando di vendere, senza riuscirci. Mancano ancora 25 giorni alla fine del mercato, ma esiste la possibilità concreta che Houssem Aouar rimanga lì (il tecnico Garcia crede molto in questa ipotesi) e, a quel punto, la Juventus potrebbe andare all'assalto fra un anno, nella speranza che la situazione economica abbia un aspetto più rassicurante. Strade alternative per arrivarci subito? Riuscire a vendere un giocatore importante della rosa a un prezzo molto buono e presentarsi da Aulas con un gruzzoletto sufficiente a ingolosirlo. Oppure provare il vecchio trucco del prestito con obbligo di riscatto, al quale il club francese non sembra essere interessato.

IL POLPO NOSTALGICO

Una situazione analoga si sta verificando con Paulo Pogba, intrappolato a Manchester da un ingaggio da 13,5 milioni a stagione e un prezzo, stabilito dal Manchester, di almeno 100 milioni di euro. Chi lo prende a quelle condizioni? Di certo non la Juventus, probabilmente nessuno. Anche perché l'unico altro grande concorrente su Pogba è sempre stato il Real Madrid, gradito al francese quanto la Juventus, per la quale continua a provare grande nostalgia. Quindi? Quindi l'attesa è l'unica strada percorribile. Pogba, molto probabilmente, non si muoverà da Manchester e, fra un anno, il suo costo subirà un crollo, visto che il suo contratto va in scadenza nel 2022 (e, guarda caso, il suo agente Mino Raiola sembra tutt'altro che frettoloso nel rinnovarlo). A questo punto, con un cartellino scontato del 50% e un ingaggio che, con un solo anno davanti, può essere rimodellato su standard più juventini, il Pogback non è un sogno impossibile. Certo, all'assalto della prossima estate la Juventus potrebbe non essere l'unica, ma potrebbe partire favorita per la volontà del giocatore (ispiratissimo dall'idea di farsi allenare da Pirlo, suo mentore bianconero dal 2012 al 2015).

GLI ALTRI

Ci sono poi operazioni che potrebbero essere scongelate già nelle prossime tre settimane. Come quella legata a Federico Chiesa. Se la Juventus riuscisse a cedere Douglas Costa, per esempio, potrebbe pensare di investire il ricavato per andare dalla Fiorentina e prendere l'esterno di attacco che piace a Pirlo. In questo momento, tuttavia, non si profilano offerte all'orizzonte. Anche perché la Juventus, come detto, non è l'unico club che - causa Covid - cerca di centellinare la liquidità, rarefatta dalle biglietterie chiuse, dalle campagna abbonamenti bloccate, dalla prospettiva che le tv paghino di meno i diritti e che gli sponsor facciano qualche passettino indietro, vista la decisa contrazione nei consumi. Durante i mesi del lockdown, erano stati molti (anche e soprattutto Paratici) a pronosticare un calciomercato piuttosto statico, mosso per lo più da scambi e prestiti, tenuto sotto scacco da una crisi economica che avrebbe limitato al minimo indispensabile le operazioni. Finora si tratta di una previsione azzeccata. Mancano, però, ancora 25 giorni, spazio sufficiente a clamorose impennate del mercato. Date sempre un occhio al banco frigo, comunque, perché, dal 5 ottobre in poi, ci potrebbero ancora essere gli affari congelati per la prossima stagione.


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