Juve: lo Stadium verso il no

Attesa la risposta della Regione, ma è difficile la deroga del Governo

TORINO - A vedere alcune centinaia di tifosi (tremila quelli ammessi in tutto) di Formula 1 assiepati sulle collinette intorno al circuito del Mugello, dove non avrebbero dovuto stazionare, accresce il malcontento per gli stadi che non possono riaprire, anche se con un pubblico ridotto, per la prima giornata di campionato, in programma nel week end. La Formula 1 e il MotoGp (con Misano) hanno ottenuto la deroga, il calcio no. L’ultimo Dpcm (Decreto della presidenza del consiglio dei ministri) permette la partecipazione del pubblico (1000 spettatori per gli stadi all’aperto, 200 negli impianti chiusi) a singoli eventi sportivi di minore entità, come per esempio le amichevoli disputate da Napoli e Parma, non per le manifestazioni seriali come un campionato. Però, a proposito del Mugello e di Misano, non si può parlare di eventi minori, anche se è vero che nei circuiti c’è uno spazio maggiore dove distribuire gli spettatori rispetto a uno stadio, a patto però che si rispettano le distanze e non si occupino posti non previsti.

La Juve si muove

La Juventus comunque non si arrende, anche perché perde dai 2 ai 4 milioni di ricavi per ogni incontro disputato a porte chiuse, e resta in attesa. Dopo aver incassato il no dal Cts (Comitato tecnico scientifico) al piano di sicurezza per ospitare dagli 8 ai 16 mila spettatori al debutto in campionato contro la Sampdoria domenica sera, ha presentato una nuova richiesta alla Regione Piemonte per consentire l’accesso all’Allianz Stadium almeno a mille tifosi. Il Governatore Alberto Cirio ha inoltrato la domanda al Dipartimento prevenzione, che raggruppa funzionari regionali ed esperti tecnico scientifici. [...]

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