L’avvocato Di Cintio: “Se non ci sono prove la Juve non rischia”

L’esperto di diritto sportivo: “Le pene sportive possono essere aspre, ma serve una chiara azione di un tesserato per condannare”
L’avvocato Di Cintio: “Se non ci sono prove la Juve non rischia”

L’articolo 32 contempla i casi in cui vengano falsificati o si provi a falsificare documenti per il tesseramento di un giocatore e rimanda all’articolo 8 del Codice di giustizia della Figc per le sanzioni. Scorrere l’elenco può essere agghiacciante per un tifoso juventino perché si va dall’ammenda fino alla retrocessione in una serie inferiore. «Sì il ventaglio è molto ampio, quindi bisognerebbe capire e pesare la gravità delle condotte per capire la forza della pena, ma adesso è assolutamente prematuro parlarne. L’inchiesta sul caso Suarez è ancora aperta e, parliamoci chiaro. da quello che è emerso finora la Juventus non rischia proprio nulla».

Cesare Di Cintio è uno degli avvocati più esperti in diritto sportivo e sta seguendo con grande attenzione la vicenda di Perugia. «Se non c’è una chiara azione di un tesserato, i fatti non sono nella giurisdizione della giustizia sportiva. E qui di tesserati che agiscono non ce ne sono ancora. Saurez è teserato per una federazione straniera, l’avvocato Turco non è tesserata e, inoltre, non commette niente di rilevante se è vera la sua ricostruzione, perché chiedere informazioni e instradare l’entourage di Suarez nella burocrazia non rappresenta reato. Anche la telefonata del dirigente bianconero Federico Cherubini al rettore dell’Università Statale, Maurizio Oliviero, sembra essere solo a titolo di raccolta delle informazioni. Insomma, o c’è una prova chiara della corruzione e, quindi, si risale anche al corruttore, oppure non ci sono margini perché la giustizia sportiva intervenga in questa storia».

Leggi l’articolo completo sull’edizione odierna di Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video