Juve-Napoli, mercoledì la sentenza: ecco di cosa si terrà conto

La Lega e molti club temono per le sorti del campionato se il protocollo venisse dribblato. Le carte di De Laurentiis sono la mail della Asl e le pressioni politiche
Juve-Napoli, mercoledì la sentenza: ecco di cosa si terrà conto

Pochi vorrebbero essere nei panni del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea. Messo sotto pressione dal mondo del calcio, ma anche dalla politica. E alle prese con una sentenza che, comunque vada, farà storia (e giurisprudenza), visto che si tratta del primo caso di una squadra di Serie A che non si presenta a una partita nell’era moderna. Ha davanti a sé poco più di tre giorni, visto che dovrebbe ufficializzare il dispositivo (e probabilmente anche le motivazioni) mercoledì. Dal suo punto di vista di giudice sportivo, la situazione non sarebbe complicata: assenza di una squadra e un protocollo non applicato. Insomma, un’autostrada verso il 3-0 a tavolino e un punto di penalizzazione per il Napoli.

Il memoriale difensivo del Napoli

Tuttavia, non è così semplice, perché il Napoli ha presentato un dettagliato memoriale difensivo la cui carta fondamentale è l’e-mail della Asl2 del capoluogo campano, nella quale si fa esplicito divieto alla squadra di partire per Torino. Ora, al netto di come e perché quel documento sia stato prodotto, resta il documento di un’autorità sanitaria locale, che ha pieno diritto di vietare la trasferta alla squadra di Gattuso. Quindi il giudice dovrebbe concedere il «legittimo impedimento» e procedere con il rinvio della partita. Il nocciolo della questione, però, è la questione del protocollo Governo-Figc.

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